di Redazione
14 aprile 2012
PESARO – Nella nottata fra il 13 ed il 14 aprile 2012 un’azione coordinata di polizia di Stato ed Arma dei carabinieri ha consentito di trarre in arresto un cittadino marocchino di 32 anni, regolare sul territorio nazionale, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.
In particolare, stanotte verso mezzanotte e mezza una volante della questura ed una pattuglia del radiomobile intervenivano presso il locale pronto soccorso ove era stata ricoverata una cittadina rumena 38enne con profonde ferite da arma da taglio ad un braccio, accompagnata dal suo fidanzato, un cittadino marocchino 29enne.
Il fatto veniva immediatamente ricollegato a una segnalazione giunta alla sala operativa alcuni minuti prima, relativa a una lite violenta scoppiata tra alcuni stranieri nella centralissima via Del Teatro, che aveva provocato l’intervento di polizia e carabinieri che, però, non avevano avuto modo di identificare le persone coinvolte in quanto nel frattempo allontanatesi.
Nella circostanza i due stranieri dichiaravano di essere rimasti feriti a seguito dell’aggressione attuata ai loro danni da un cittadino marocchino 32enne.
Emergeva che mentre la cittadina rumena si trovava insieme al suo fidanzato in via Del Teatro, veniva avvicinata dallo straniero, da tempo infatuato di lei e in preda ai fumi dell’alcol, che prima insisteva per avere il numero di telefono della donna, quindi al rifiuto strappava con violenza il cellulare dalle mani del suo connazionale, allo scopo di estrarlo direttamente.
Al tentativo del proprietario di recuperarlo, il 32enne reagiva colpendolo al viso con un pugno, quindi spezzando a terra una bottiglia di vetro contenente birra, che aveva al seguito ed iniziando a menare fendenti ferendo l’uomo ad una mano, procurandogli un taglio giudicato guaribile in sette giorni e la donna al braccio, con una prognosi di 25 giorni. Infine scagliava a terra il cellulare e si dileguava.
L’azione coordinata di polizia e carabinieri, che immediatamente iniziavano una ricognizione nelle vie del centro storico, consentiva di rintracciare in poco tempo, a breve distanza dall’ospedale, il cittadino marocchino in questione, in forte stato di agitazione e con gli abiti ancora sporchi di sangue, nonché di recuperare i monconi di vetro della bottiglia utilizzata per il ferimento.
I poliziotti ed i militari dell’Arma, data la consistenza degli elementi di responsabilità acquisiti carico dell’uomo, procedevano al suo arresto, ponendolo a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa del processo con rito direttissimo.
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