di Luciano Murgia

16 aprile 2012

PESARO – Dedicata a quelli che si indignano con il vigile urbano pescarese che ha parcheggiato l’auto di servizio ostruendo il passaggio riservato all’ambulanza. E’ emerso nei risvolti – ammesso e non concesso si tratti davvero di un risvolto – della morte improvvisa di Piermario Morosini, il giovane calciatore bergamasco in forza al Livorno, accasciatosi sull’erba dello stadio di Pescara.

Domanda: fossimo stati al posto del vigile urbano, come ci saremmo comportati? Forse come il vigile verrebbe da rispondere.

Basta fare un giro per rendersi conto che viviamo così, ignorando i diritti altrui, pensando solo al nostro egoismo. Così impediamo agli altri di uscire dai loro garage, cancelliamo il diritto dei disabili a usufruire degli spazi loro riservati, occupiamo le piste ciclabili perché dobbiamo andare a fare acquisti, e che i ciclisti si arrangino.

Eppure il Comune di Pesaro aveva promosso una campagna intelligente proponendo questa domanda: Perché prendi il mio posto? Prenderesti anche il mio handicap?

La foto che pubblichiamo è stata scattata stamattina, in Viale Trieste, nei pressi dell’Università degli Studi. Tre spazi riservati ai disabili sono occupati da altrettanti veicoli. Solo uno, una Suzuki, espone il cartello che autorizza alla sosta. Gli altri due no. Da un’automobile è sceso un giovane entrato all’Università. Gli sarebbe bastato fare altri cento metri per parcheggiare regolarmente senza prendere il posto di un disabile.

 

E qualche centinaio di metri prima, verso sud, una Fiat Multipla grigia era parcheggiata negli spazi riservati alla Croce Rossa. Che la CRI abbia ricevuto in dotazione altri mezzi senza la classica croce rossa?

 

Ma da sabato siamo tutti indignati con il vigile urbano pescarese…

Articolo pubblicato in: Cronaca, Pesaro, Pesaro-Cronaca