di Redazione
27 aprile 2012
MAROTTA – Preso rapinatore di banca. Continua l’attività di contrasto da parte del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Pesaro, volta alla identificazione dei responsabili delle rapine perpetrate in danno di istituti di credito della provincia.
In particolare, l’attività investigativa del nucleo, condotta con la collaborazione dell’Arma di Marotta e coordinata dal sostituto procuratore Maria Letizia Fucci, ha consentito, nella giornata festiva di ieri 25 aprile, di trarre in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, il 57enne G. B., di Acireale (Catania), ritenuto responsabile, in concorso con altre due persone attualmente ignote, della rapina aggravata perpetrata il 30 agosto 2010 alla filiale di Marotta della Banca dell’Adriatico. Un colpo fruttato ai malviventi, poi datisi alla fuga a piedi, la somma di 1.000 euro.
Al siciliano, già noto alla giustizia, sono contestati anche i reati di detenzione e porto abusivo di armi, nonché quello di lesioni personali, queste ultime cagionate ad un cittadino rumeno, cliente della banca, che compiendo un gesto ammirevole e non comune, reagiva alle minacce del malvivente cercando di immobilizzarlo e disarmarlo. Nella colluttazione, lo straniero veniva ferito all’addome da una coltellata sferrata dal rapinatore.
I complessi accertamenti posti in essere hanno consentito di stabilire che il 57enne altri non è che un “pendolare del crimine”, all’epoca giunto nella nostra provincia e in quelle limitrofe al solo scopo di rapinare banche. Difatti gli investigatori sono riusciti ad accertare la presenza in zona del rapinatore nelle ultime settimane dell’agosto 2010, tanto che lo stesso è anche ritenuto responsabile di aver portato a segno altri due colpi in istituti di credito, uno di Riccione e l’altro di Perugia, rispettivamente il 27 agosto e il 3 settembre 2010, per poi far subito dopo ritorno nella regione di origine.
Gli elementi raccolti permettevano, quindi, al gip del tribunale di Pesaro, la dottoressa Lorena Mussoni, di emettere nei confronti di G. B. il citato provvedimento restrittivo.
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