di Redazione
17 maggio 2012
FANO – Non capisco unʹacca è il primo, surreale libro di Maurizio Ceccato, art director, graphic designer e illustratore: nato a Roma nel 1970, Ceccato affianca da sempre all’attività editoriale collaborazioni in rassegne di arte e lavori multimediali legati al cabaret e al teatro. Nel 2008 è diventato l’art director di Elliot, Castelvecchi, Arcana. Attualmente lavora per Elliot, Ponte alle Grazie, Laterza, Iacobelli e, naturalmente, Hacca edizioni, curando la veste grafica dellʹintero catalogo.
Non capisco unʹacca parte da un semplice, perfino banale presupposto: la lettera H, lettera ʺmutaʺ per antonomasia in lingua italiana, è lʹunica dellʹalfabeto che non emette suoni. Tuttavia, se non esistesse, molte parole non avrebbero lo stesso suono e il medesimo significato. Con Non capisco unʹacca Ceccato decide di toccare con mano lʹipotesi di un alfabeto che non rispetti le comuni regole: e lo fa a modo suo, proponendo trentanove brevi filastrocche zeppe di ACCA intrappolate in rebus grafico‐testuali, con un incipit, un finale e un “accabolario”, per catturare gli occhi e la fantasia dei lettori.
ʺCeccato inventa un gioco/puzzle/stencil/manifesto iper‐onirico da sfogliare invariabilmente da sinistra a destra e, con sommo gusto nipponico nel senso inverso, perché fine ed inizio, alla fin fine, accade che sono la stessa cosaʺ.
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