La Regione non paga più. E le imprese protestano

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18 maggio 2012

PESARO – “Allo stato attuale e con gli spaventosi tagli di trasferimento dallo Stato agli enti locali, sarà molto difficile rifinanziare un patto di stabilità verticale da parte della Regione”. Lo ha detto ieri a Pesaro Pietro Marcolini all’iniziativa “Un Patto per sopravvivere” organizzata dalla Cna di Pesaro e Urbino sui riflessi che il Patto di stabilità sta avendo sugli enti locali e, direttamente, sul sistema delle imprese. L’assessore regionale al bilancio ha praticamente escluso – stando ai minori trasferimenti annunciati (quasi il 90% in meno per le Marche ovvero da 220 milioni di euro a poco più di 28), la possibilità di istituire come lo scorso anno un plafond di 90 milioni di euro da trasferire a Comuni e Province per coprire il pagamento di investimenti su opere già effettuate e quindi consentire alle amministrazioni di poter pagare le imprese.

Conferenza di fine anno Cna

Giorgio Aguzzi e Camilla Fabbri, presidente e segretario provinciale della Cna

Nel corso dell’iniziativa, aperta dal vicepresidente nazionale della Cna Giorgio Aguzzi che ha denunciato il devastante stato in cui si trova l’economia provinciale, particolarmente apprezzato è stato l’intervento introduttivo del segretario provinciale della Cna Camilla Fabbri che ha denunciato come siano 24 i milioni di euro (10 solo da parte della Provincia) che le imprese del territorio debbono riscuotere dagli enti locali comprendendo con queste Comuni, Aziende sanitarie locali, eccetera. La Fabbri, che ha spiegato alla folta platea di imprenditori in sala i decreti attualmente in discussione a Roma tra governo e associazioni di categoria (e sui quali ancora non vi è ancora nessun accordo) per cercare di sbloccare la questione relativa ai crediti delle imprese, ha ventilato nel frattempo la possibilità di far ricorso a decreti ingiuntivi, ovvero ad una via di tipo coercitivo per far riscuotere alle imprese le somme dovute da parte delle pubbliche amministrazioni.

“Siamo per il dialogo e per portare avanti una battaglia insieme agli enti locali, ma se qualcosa non si sbloccherà ci vedremo costretti – nostro malgrado – ad intraprendere la questa strada”.

Le amministrazioni hanno risposto per voce degli assessori provinciali Massimo Galuzzi e Renato Claudio Minardi. Nel suo intervento Galuzzi ha ricordato la gravissima situazione della provincia, costretta a non poter sbloccare investimenti per almeno 10 milioni di euro.

“Soldi immediatamente cantierabili – ha detto Massimo Galuzzi – che potrebbero dare ossigeno e fiato alle imprese e dotare la provincia di opere e infrastrutture importanti”. La situazione debitoria dell’ente Provincia è gravissima ed è confermata anche dalle cifre mentre attualmente l’ente di via Gramsci è impegnato a sbloccare 3 milioni di euro per le imprese che hanno lavorato all’emergenza neve facendole passare come spesa corrente.

“Allo stato attuale e con gli inasprimenti decisi dal governo – ha aggiunto l’assessore Renato Claudio Minardi – è impossibile uscire dal Patto di Stabilità pena il rischio default da parte dell’amministrazione. Quel che possiamo fare come enti locali è costituire un fronte unico con gli imprenditori e far sentire forte la voce dei territori al governo per cercare di convincerlo a ridare fiato all’economia sbloccando il Patto di Stabilità e consentendo alle amministrazioni virtuose di pagare innanzitutto i debiti e poi di continuare ad investire”.

Proprio sul fronte della protesta, la Cna annuncia una prossima iniziativa a Pesaro in occasione della visita del ministro Passera. “Chiederemo un incontro in forma privata al ministro – ha detto Camilla Fabbri – per esporgli le ragioni delle imprese e cercare di convincere il governo a trovare una soluzione al problema del Patto di stabilità sul versante dei crediti alle imprese. La battaglia non finisce qui e se necessario siamo pronti ad andare a Roma assieme agli amministratori”.

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