di Redazione
21 giugno 2012
PESARO – Il Board dell’Eurolega ha comunicato le squadre partecipanti alle coppe europee per il prossimo anno: l’Italia in Euroleague potrà schierare la Montepaschi Siena in virtù della licenza triennale e l’Emporio Armani Milano alla quale è stata concesso il posto di Roma come seconda squadra italiana e avrà il diritto di partecipare anche per la prossima stagione. E’ stato deciso anche di concedere la wild card a Cantù che però, a differenza dell’anno scorso, dovrà passare per le forche caudine del turno di qualificazione, con otto partecipanti e una sola squadra che potrà accedere al tabellone principale composto da 24 formazioni. Se Cantù non dovesse farcela a passare, parteciperà all’Eurocup.
La seconda competizione europea vedrà la partecipazione anche del Banco di Sardegna Sassari, e la Vuelle? Pesaro, in virtù della semifinale appena disputata, avrebbe partecipato di diritto all’Eurocup, con una licenza “A”, che le avrebbe permesso di restare in questa competizione per i prossimi tre anni, con l’unico obbligo di non finire mai in Legadue.
Ma la società, visto il difficile momento economico, non ha voluto prendersi l’impegno di partecipare all’Eurocup per le prossime stagioni, precludendosi però la possibilità di tornare in Europa per i prossimi tre anni: infatti una volta rifiutata l’offerta, l’Euroleague ti mette nel suo “libro nero” fino al 2015, con poche possibilità di ripensamenti.
Scelta saggia quella effettuata dai dirigenti pesaresi? In questo momento probabilmente sì, perché andare ad aumentare i costi di gestione con le trasferte in giro per l’Europa non sarebbe stata una scelta saggia, con le poche risorse economiche a disposizione. Oltretutto i tifosi pesaresi non hanno mai avuto un’anima internazionale, preferendo le sfide con Milano e Bologna a quelle con Tel Aviv e Barcellona, l’ultima volta che la Vuelle ha partecipato ad una Coppa (2009 Eurochallenge Fiba), a vedere il quarto di finale decisivo per l’approdo alle Final Four, c’erano poco più di trecento persone.
Ma rimane il rammarico di essere fuori dal giro europeo per i prossimi tre anni – magari se facciamo una finale scudetto ci ripensano, ma difficilmente corriamo questo rischio – soprattutto se fosse vera la voce che l’Eurolega avrebbe preferito concedere la wild card a Pesaro, invece di Cantù, in virtù del suo pubblico e dei diecimila posti dell’Adriatic Arena, con la sicurezza però, di un piano finanziario serio per le prossime tre stagioni. Invece la Vuelle non ha la certezza economica neanche per quest’anno, figuriamoci a lungo termine, vorrà dire che il martedì sera continueremo a fare le solite cose, senza presentarci alla Torraccia ….. abbiamo perso anche questo treno, non solo l’Eurostar!
Grande difetto dei pesaresi.
Vedere tutto come un costo ed un disagio anzichè come un opportunità.
E non solo per quanto riguarda lo sport.