“Province da accorpare? Sì, ma tagliamo in Parlamento”

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28 giugno 2012

PESARO – In studio c’erano Angelino Alfano (che ha parlato di primarie e strategie elettorali). Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, è intervenuto quando i discorsi si sono spostati sull’idea di accorpamento delle Province prospettato dal Governo Monti.

Matteo Ricci

Matteo Ricci, il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

Mattinata su Rai Tre, ospite del programma politico Agorà condotto da Andrea Vianello, per Matteo Ricci in compagnia del presidente della provincia di Varese,  Lega Nord, Dario Galli, e tra gli altri anche Sergio Rizzo, giornalista che con Gian Antonio Stella ha scritto numerosi libri-inchiesta sulle caste italiane. “Prima di tutto  – ha spiegato Ricci, dopo aver incassato i complimenti per la riuscita dell’ultimo Festival della Felicità -, sembra che chi proponga il taglio delle province non sappia esattamente come funzionano le cose in Italia. Le Province si occupano di strade, scuola, formazione, lavoro… Sull’accorpamento possiamo ragionare, può essere una strada. Ma è incredibile che sul loro taglio si esprimano i parlamentari che, ricordiamo, non sono stati eletti direttamente dai cittadini. E noi, che siamo stati eletti dal popolo, non possiamo farci sentire. Iniziamo a tagliare in Parlamento. Anche la Regione rischia di avere lo stesso statalismo del Parlamento. A livello locale, in Provincia e nei Comuni, non c’è più niente da tagliare: sopprimerle vorrebbe dire affossare definitivamente l’economia italiana. Comuni e Province rappresentano uno dei pochi motori dell’economia, in grado di creare lavoro e fare investimenti”.

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