di Redazione
17 luglio 2012
FANO – “Ma quale pedofilia. Noi conosciamo bene don Giacomo e non possiamo credere a una violenza”. A parlare non è un parrocchiano qualsiasi ma il padre della 13enne con cui il parroco di Orciano avrebbe scambiato effusioni e baci. In una lunga intervista pubblicata oggi sul Carlino a firma Sandro Franceschetti, il genitore racconta che giovedì 12 il sacerdote era andato a prendere la figlia alla mattina per andare al mare per poi riaccompagnarla all’ora di pranzo.
La prima domanda. Come sta vostra figlia?
“Era serena prima che scoppiasse questo can can e lo è adesso – dichiara al Resto del Carlino – Sento parlare di violenza sessuale e di altre cose enormi, ma se ci fosse stato veramente qualcosa di serio che non andava io e mia moglie ce ne saremmo accorti da tempo. Siamo dei genitori attenti e abbiamo un bel dialogo con lei. Dopo l’arresto di don Giacomo, le abbiamo fatto domande dirette con la dovuta delicatezza. Siamo scesi anche nei particolari e lei ci ha risposto che certe cose brutte non dobbiamo pensarle neanche per scherzo. La nostra idea è che ci sarà pure stato qualche bacio innocente, degli abbracci affettuosi e dei giochi in acqua che a guardarli con malizia possono far pensare a qualcosa di più, ma noi che conosciamo bene don Giacomo, che è venuto diverse volte a cena a casa nostra, e il suo carattere esuberante, e che soprattutto vediamo nostra figlia crescere serenamente, non riusciamo proprio a sospettare cose marce”.
Il genitore della 13enne dice di aspettare di visionare i filmati e le fotografie che hanno incriminato l’ormai ex portavoce del vescovo di Fano, aggiungendo che se “quanto in possesso della polizia dovesse rilevare una realtà diversa saremo i primi a sentirci traditi e ad accusarlo. Al momento – però – non possiamo ancora credere ad una simile ipotesi”.
Intanto don Giacomo non è più in isolamento. Sempre recluso nella casa circondariale di Villa Fastiggi, dopo l’interrogatorio di ieri è stato spostato in una cella comune.
La richiesta e’ stata notificata oggi alle parti.
Oggi, intanto, è stata notificata alle parti la richiesta di ascoltare la minore: avverrà, probabilmente, nei prossimi giorni alla presenza di uno psicologo.
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