di Redazione
29 agosto 2012
FANO – Nel corso dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati contro la persona ed il patrimonio, i carabinieri della compagnia di Fano hanno eseguito un arresto e formulato all’autorità giudiziaria diverse denunce in stato di libertà. A Fano, i militari della stazione di Mondolfo hanno arrestato un 24enne di origini slovene già noto alla giustizia, con precedenti per reati contro il patrimonio, in quanto colpito da ordine di arresto emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona perché più volte aveva disatteso alle disposizioni impartitegli dal giudice. L’uomo è stato condotto nel carcere di Pesaro in quanto deve scontare la pena di 10 mesi di reclusione.
Sempre i carabinieri di Mondolfo hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria, per “truffa in concorso tra loro”, due uomini di 56 e 18 anni già noti alla giustizia che, con artifizi e raggiri, dopo aver proposto su un noto sito internet di annunci la vendita al prezzo di 470 euro di un telefono cellulare modello iPhone, si facevano versare su carta Postepay da un operaio del luogo l’importo pattuito senza consegnare quanto convenuto. Dagli accertamenti svolti dai militari sarebbe emerso che diverse persone sarebbero già incappate nelle truffe ordite dai due romani.
Una denuncia per “tentata truffa” è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Monte Porzio a carico di un 21enne di origini campane già noto alla giustizia che, agendo quale promoter per conto di una ditta di fornitura di energia elettrica, si spacciava per dipendente dell’Enel al fine di indurre un commerciante a cambiare gestore e sottoscrivere così un nuovo contratto per la fornitura di energia elettrica con la propria società. Il falso dipendente dell’Enel, con petulanza, rappresentava al commerciante che si trattava di una fornitura specifica per i commercianti e, al rifiuto di quest’ultimo, il giovane cercava di intimorirlo assumendo un tono minaccioso e dicendogli che se non avesse sottoscritto il contratto l’Enel gli avrebbe applicato una sostanziosa penale. Il commerciante, che non si è lasciato affatto intimidire e non ha inteso sottoscrivere alcun contratto, ha poi denunciato i fatti ai carabinieri che, svolti gli opportuni accertamenti, hanno identificato il giovane pregiudicato denunciandolo alla Procura della Repubblica di Pesaro.
Sempre i carabinieri di Monte Porzio hanno denunciato all’autorità giudiziaria un 41enne originario della provincia di Bari già noto alla giustizia, perché trovato in possesso di un telefono cellulare marca Sony Ericson, del valore di 400 euro, risultato rubato a una ragazza in un negozio di Mondavio nello scorso mese di luglio. Il telefono è stato così recuperato e restituito alla proprietaria, mentre per l’uomo è scattata una denuncia per “ricettazione”.
A Fano, i militari della stazione di Cagli e del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato all’autorità giudiziaria, per “possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli”, un 27enne noto alla giustizia per reati contro il patrimonio della Repubblica Ceca e senza fissa dimora che, fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di quattro chiavi alterate del tipo passepartout. L’attrezzatura trovata in possesso dello straniero, ritenuta funzionale alla commissione di furti in appartamenti, è stata così sottoposta a sequestro.
Infine, una denuncia per evasione è stata formulata all’autorità giudiziaria a carico di un 43enne noto alla giustizia originario della Serbia, per essersi allontanato arbitrariamente dalla propria abitazione in cui si trovava agli arresti domiciliari.
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