di Redazione
3 settembre 2012
FANO – I primi di giugno con il “tour del degrado” il Partito Democratico di Fano aveva denunciato lo stato di abbandono del retro-spiaggia di Sassonia.
Tra le tantissime situazioni di degrado, ci eravamo soffermati sull’impianto a fianco della tensostruttura, meglio conosciuto dai fanesi come “la scacchiera”, letteralmente distrutto dall’abbandono e dall’incuria e lasciato senza manutenzione sin dall’insediamento della “giunta del fare”. In quei giorni peraltro l’area si presentava cinta da transenne che ne confermavano la pericolosità.
La struttura è stata poi oggetto di un intervento nel mese di luglio 2012. Un intervento tardivo visto che la stagione estiva era già abbondantemente iniziata. Un intervento maldestro poiché la giunta vi ha realizzato uno spazio-gioco che si è rivelato sin da subito pericoloso per i bambini: mancava il pavimento anti-trauma ed i gradoni della piccola cavea, non essendo colorati di bianco, di notte e con la scarsa illuminazione, diventavano pericolose “trappole” a rischio caduta.
Dalla fine di agosto l’area è di nuovo transennata, sono in corso lavori di manutenzione che dovranno risistemare e mettere in sicurezza una realizzazione compiuta nemmeno due mesi fa. Lavori opportuni per la sicurezza, che tuttavia non sarebbero stati necessari se si fosse prestata più attenzione alle esigenze dei futuri piccoli utenti; lavori che oggi risultano ampiamente fuori tempo massimo a fronte di una stagione estiva pressoché conclusa. Complimenti!
Certo questa struttura per il gioco dei bambini rappresenta ben poca cosa di fronte al disastro in cui versa la nostra povera città ed ai tantissimi problemi economici che sappiamo attanagliare famiglie e imprese, ma il dover reintervenire per la seconda volta a correggere i difetti di una realizzazione di poche decine di giorni prima è l’esempio lampante della disorganizzazione della giunta Aguzzi e la conferma della sua inadeguatezza.
Pensiamo ai turisti, ai tantissimi che hanno affollato la fiera di Fano: da parte loro abbiamo sentito non poche ironie.
Questo modo di agire, senza programmazione, senza attenzione né alla sicurezza né all’estetica, ha portato la nostra città ad uno stato di degrado insostenibile, che sta compromettendo il già sofferente comparto del turismo, il quale da settembre dovrà sobbarcarsi anche la tassa di soggiorno senza ricevere un euro per le strutture ricettive pubbliche a servizio di turisti e cittadini fanesi.
In più in tempi di ristrettezze economiche e dopo il salasso dell’IMU è necessario il massimo rigore ogniqualvolta si spendono soldi pubblici e dover reintervenire per riaprire un cantiere, per quanto piccolo, rappresenta un ulteriore onere per le tasche della nostra comunità, che ben si sarebbe potuto evitare.
E’ evidente che anche per l’area di Sassonia, come per il resto della Città, non c’è una programmazione seria che tuteli la zona, che si continua a vivere alla giornata, lasciando tutto in condizioni indecorose ed inaccettabili, sconosciute ai fanesi fino a qualche anno fa.
Enrico Fumante – Coordinatore Circolo PD Centro-Mare
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