7 settembre 2012
URBINO – Le famiglie storiche del vino italico nella città dei duchi. A Urbino si continua a lavorare di gran lena per non lasciare nulla al caso per il 29 e 30 settembre prossimi, giorni in cui è previsto Urvinum, grande evento vinicolo che vuole diventare, sin dalla prima edizione con questa denominazione, un punto di riferimento per la penisola e, perché no, in futuro anche oltre i confini tricolori.

Da sinistra Alessandro Torcoli (Civiltà del bere), Amerigo Varotti (Confcommercio), Drudi (Camera di Commercio), Minardi e Francesca Crespini, assessori in Provincia e al Comune di Urbino
Emblematico il sottotitolo dell’iniziativa: “Il primo Summit dedicato alle Famiglie del vino”. “Un evento che nel suo genere è unico in Italia – ha spiegato stamane in conferenza stampa Francesca Crespini, assessore ai lavori pubblici, protezione civile, risparmio energetico e attività produttive del Comune di Urbino, l’ente che organizza Urvinum in collaborazione con la sempre sensibile Confcommercio e con la rivista di settore Civiltà del bere. “Una manifestazione che rientra nella prospettiva che la città si è data di internalizzazione – ha continuato l’assessore – E’ la terza edizione di un evento unico in Italia, per cui quest’anno abbiamo scelto un nome che gioca su quello della città così come sul tema. Urvinum è dedicato alle famiglie d’eccellenza italiane che producono vino da generazioni. La volontà è quella di espandere in futuro la manifestazione, allargandola anche ai produttori stranieri”.
Nella sede della Camera di Commercio, che appoggia l’iniziativa, Crespini ha spiegato come i due pomeriggi di degustazioni – durante i quali i partecipanti potranno conoscere nella splendida location delle sale del Castellare di palazzo Ducale i conoscere i grandi produttori – si uniscono a momenti di intrattenimento, mostre di prodotti tipici, eccetera. Previsti un evento dedicato ai suonatori di Tarante e un concerto della band di Lucio Dalla, il grande cantautore bolognese che a Urbino era di casa e che, tra l’altro, era egli stesso produttore vinicolo.
I PARTNER PRINCIPALI
Come detto, accanto all’amministrazione comunale della città ducale, per Urvinum lavorano la Confcommercio di Pesaro e Urbino e la rivista specializzata Civiltà del bere. “Un evento gestito da Giuseppe Cristini – ha ricordato Amerigo Varotti, il direttore provinciale dell’associazione di categoria che riunisce i commercianti – Abbiamo abbinato ai vini il tartufo, in due giornate di preparazione che si svolgeranno a Cagli il 19 e 20 settembre prossimi. All’interno di Urvinum la Confcommercio gestirà anche i wine testing del 29 e 30, organizzando la sera del primo giorno un grande buffet assieme alla nostra associazione ristoratori”.
Varotti ha anche ringraziato la Camera di Commercio per la sensibilità che dimostra da anni nel sostenere iniziative come questa, tese alla valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico. “Non a caso stiamo facendo un’opera di comunicazione su regioni come l’Emilia Romagna e la Toscana”.
Alessandro Torcoli, direttore della Civiltà del bere, ha ammesso che “collaborare col Comune di Urbino è stato particolarmente emozionante”. “Anche perché – ha aggiunto – attorno al vino succederanno molte cose. Il pilastro della nostra società è la famiglia. Ecco che per Urvinum abbiamo scelto le famiglie storiche italiane del settore. Abbiamo già una ventina di adesioni, ma alla fine sicuramente arriveremo a 30. Qualche nome? Beh, senza voler far torto a nessuno, prenderanno parte alla manifestazione ambasciatori del made in Italy nel mondo come gli Antinori, famiglia toscana che produce vino da 26 generazioni (dal 1300), gli Allegrini, i Folonari, i Lunelli che sono coloro che producono il Ferrari. E’ la prima volta in Italia e forse al mondo che viene organizzato un evento del genere. Ecco perché l’idea dell’assessore Crespini di espandersi, dal prossimo anno, anche alle famiglie straniere non è peregrina né esagerata”.
Torcoli ha chiuso il suo intervento ricordando come il tutto sarà aperto il sabato mattina da un importante dibattito sul tema “Le famiglie del vino: la tradizione nel futuro”, a cui da tempo lavora una società umbra che fornirà dati aggiornati e numerose spunti.
SORRIDONO ANCHE MINARDI E DRUDI
Nella sede della Camera di Commercio anche Renato Claudio Minardi, assessore provinciale a commercio, fiere, mercati ed eno-alogastronomia: “Complimenti al Comune di Urbino per un’iniziativa importante che inaugura il calendario autunnale del territorio. Il fine è la valorizzazione del prodotto ma anche della provincia di Pesaro e provincia nella sua interezza, visto che si tratta di un evento di marketing territoriale”.
Alberto Drudi, presidente della Camera di commercio, ha spiegato il perché la conferenza stampa si sia tenuta nella sede dell’ente camerale di corso XI Settembre: “Qui, in questi anni, sono state lanciate iniziative di grande importanza sotto l’aspetto innovativo. Da questi locali noi siamo stati forse i primi nelle Marche a costruire relazioni con Paesi lontani come India e Cina. Urvinum non sarà un’esposizione dei vini, ma delle eccellenze del territorio che darà allo stesso grande visibilità. Il mondo è difficile, ma chi ha le idee vince”.
Chiusura per Amerigo Varotti, che rispondendo a una domanda ha detto: “Nel nostro territorio abbiamo tantissimi eventi anche di qualità ma c’è un’incapacità di coordinarli. Non riusciamo a metterli in rete. Un tempo c’era l’azienda di promozione turistica che era preposta proprio a questo. Oggi invece le competenze sono suddivise in tremila enti differenti”. Come dire, ognuno lavora per conto suo. Ma questo è un altro tema.
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