di Redazione
10 settembre 2012
CAGLI – Il Movimento locale e trasversale “Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino” ha partecipato all’occupazione pacifica del Pozzo del Burano a Cagli.
Dice il Presidente del Movimento Giacomo Rossi: “E’ da sempre che ci battiamo per una gestione diversa delle nostre risorse idriche. Personalmente ero presente anche l’anno scorso nella prima piccola manifestazione che facemmo nello stesso luogo e purtroppo anche quest’anno, ci siamo dovuti ritrovare di nuovo nello stesso luogo, col Pozzo aperto per un mese e con tutte le promesse di una gestione idrica diversa puntualmente disattese. Quest’anno però ci sono state evidenti differenze positive; molta più gente e molta più partecipazione di associazioni nonché l’importante adesione di qualche istituzione come la Comunità Montana del Catria e Nerone col suo presidente Massimo Ciabocchi”. Continua Rossi: “Noi del Fap vogliamo sottolineare che “oltre al peccato” è ora che si inizi a fare i nomi dei “peccatori” e col nostro striscione abbiamo voluto ribadirlo: “Hera e PD “felici” con la nostra acqua; rattristiamoli”. Se infatti siamo dovuti ricorrere nuovamente alla proteste è a causa della commistione di interessi politico economici tra il Partito Democratico ed il gruppo Hera, che di fatto è una società dello stesso partito il quale governa, gestisce e specula sulle nostre risorse idriche”. Rincara Rossi; “Come Cristo trasformava l’acqua in vino, mi viene da dire che Hera e PD trasformano la nostra acqua in soldi per loro. In virtù di questo, i due esponenti del PD presenti o aderenti alla causa (Ciabocchi e Traversini che ringraziamo) dovranno fare prima o poi una scelta; o pretendere insieme a noi manifestanti dei provvedimenti immediati per risolvere la questione idrica o stracciare definitivamente la tessera del loro partito. O si fanno gli interessi del territorio o quelli di un partito che specula sul nostro territorio!” Conclude Rossi; “ E’ bene far capire anche che questa dell’acqua non deve essere un’ennesima lotta tra costa ed entroterra. Non infatti sono i cittadini della costa che “ci fregano l’acqua” ma sono sempre gli stessi attori nominati pocanzi che permettono questa pessima gestione delle nostre risorse idriche. A dimostrazione di questo, noi del Fap eravamo presenti all’occupazione anche con diversi nostri iscritti della costa. Siamo un unica Provincia infatti, nella quale vi è inserito un unico sistema da abbattere e dei preziosi beni comuni da tutelare come quello dell’acqua”.
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