24 settembre 2012
MOMBAROCCIO – Un tranquillo pomeriggio di paura. Il padre della famiglia attaccata, domenica pomeriggio, da uno sciame di grossi insetti nella campagna di Mombaroccio, nei pressi di via Combarbio, è ancora ricoverato in osservazione al San Salvatore. La moglie, i figli e un amico dei bambini, stanno tutti bene e sono stati via via dimessi dopo gli accertamenti del caso.
Intanto, emergono i retroscena dell’accaduto che, fin nelle prime ricostruzioni, pareva uscito fuori dal copione di un film horror. La famiglia era in cerca di funghi: per questo si era inoltrata in una zona così impervia della campagna di Mombaroccio. I grossi insetti, usciti da un favo, forse non erano tafani ma calabroni. “Erano gialli e pelosi” avrebbero poi riferito i presenti. L’equipe del 118, per arrivare sul posto, dopo essersi avvicinata con l’autoambulanza, ha dovuto percorrere a piedi un lungo tratto tra i boschi, superando non poche difficoltà prima di rintracciare i componenti della famiglia. Si sono create una serie di staffette anche grazie agli amici della famiglia, tra i quali anche un infermiere di Urbino, allertati al telefono. Al momento dell’arrivo sul luogo del personale del 118 il padre era in choc anafilattico. Ovvero, dopo essere stato ripetutamente punto dagli insetti, aveva la pressione bassissima, era completamente sudato, rispondeva a malapena alla domande. Gli uomini del 118, solerti, hanno praticato sul posto tutte le terapie previste: ossigeno, cortisone, antistaminici e somministrazione di liquidi. L’uomo ha faticato a riprendersi. Sul luogo, successivamente, sono arrivati i vigili del fuoco che hanno provveduto a bonificare l’area dagli insetti. L’intervento, complessivamente, è durato circa due ore.
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