Ucchielli: “Via subito i monogruppi in Regione”

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26 settembre 2012

 

ANCONA – Rigore, sobrietà, onestà. Parole che, oggi più che mai, devono tornare a caratterizzare la politica vista la caduta verticale della fiducia da parte dei cittadini, una caduta motivata da un indecente degrado nei comportamenti di chi ricopre ruoli istituzionali. E le cronache di questi ultimi giorni lo hanno ampiamente dimostrato.

A prendere posizione il segretario regionale del Partito Democratico Palmiro Ucchielli, che invita la I Commissione consiliare della regione Marche a valutare l’opportunità di procedere nell’immediatezza alla riduzione dei gruppi.

Palmiro Ucchielli

Palmiro Ucchielli (foto Marco Giardini)

La politica deve riscattarsi da questi scandali attuando da subito le riforme programmate, senza attendere la prossima legislatura” – commenta il segretario regionale – .

Ritengo doveroso procedere celermente all’eliminazione dei monogruppo consiliari – dichiara Ucchielli – approvando subito la proposta di regolamento all’esame della commissione. “

Attualmente i monogruppo in Consiglio regionale sono 9, cui si aggiungono due gruppi costituiti da 2 consiglieri.

Da qualsiasi etimologia si voglia far derivare la parola gruppo – precisa l’esponente democratico – questo non è mai composto da una singola unità. Un gruppo – precisa – dovrebbe essere formato da almeno tre consiglieri altrimenti parliamo di coppia o di single”.

Nell’ottica della riduzione dei costi, nonostante la regione Marche risulti tra le più virtuose, tale eliminazione porterebbe anche al contenimento dei costi di segreteria.

Non manca di condividere la proposta lanciata dal portavoce del centro destra Erminio Marinelli circa la possibilità di far certificare i conti dell’Assemblea legislativa da revisori esterni.

Siamo l’unico partito in Italia sottoposto alla certificazione dei bilanci da parte di una società di revisione indipendente – conclude Ucchielli – sulla base dì una precisa scelta politica di trasparenza.

Sono d’accordo con Marinelli sulla necessità che i controllati non sia al contempo controllori. E’ garanzia per tutti”.

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