27 settembre 2012
PESARO – Era uno dei primi nomi che erano circolati fin dal luglio scorso quello del nuovo acquisto biancorosso Sylvere Bryan, quando ancora la Vuelle era una squadra da ricostruire completamente e le risorse a disposizione erano poche. Non che nel frattempo la situazione economica sia migliorata tantissimo, ma la società è dovuta ricorrere al riparo per cercare di tamponare la falla più grossa nella costruzione di questa squadra.
Il buco sottocanestro era evidente fin dalla prima amichevole, impensabile che Crosariol magicamente si trasformasse in un pivot dominante solo perché è arrivato a Pesaro e non si può chiedere a Valerio Amoroso di snaturarsi e giocare da centro puro per 30 minuti a partita. Sul rebus del vero ruolo in campo di Lamont Mack, non crediamo la soluzione arrivi prima di Natale, perché l’americano non fa danni né giocando da numero tre, né da numero quattro ma difficilmente riuscirà a lasciare un segno vincente in qualche partita. Rimane il capitano Simone Flamini che risponde presente ogni volta che viene chiamato a salvare la situazione, ma non gli si possono chiedere sempre gli straordinari.
L’ingaggio a gettone per un mese di Sylvere Bryan non risolverà magicamente la situazione, ma darà modo a Ticchi di valutare attentamente in quale reparto sussistano i maggior problemi di questa Vuelle: se quello dei “piccoli” dove Cavaliero, Traini e Hamilton si divideranno il minutaggio con Barbour pronto a scalare da guardia tattica quando ce ne sarà bisogno o quello dei “lunghi”, dove l’arrivo di Bryan servirà soprattutto per far ritornare Amoroso nel suo ruolo naturale.
Poi tra un mese si vedrà quanto sarà rimasto in cassa, sperando nell’arrivo di qualche nuovo sponsor, e si partirà per gli States per vedere cosa ci sarà di buono tra gli ultimi tagli della Nba, che inizierà come da tradizione nell’ultimo weekend di ottobre. Speriamo che tra trenta giorni si riesca a comprendere dove questa Vuelle sia più vulnerabile, augurandoci che Bryan con delle buone prestazioni convinca Ticchi a rinnovargli la fiducia per tutto l’anno.
I tempi per le supposizioni sono finiti, domenica arriva Roma per la prima di campionato e Pesaro dovrà cominciare con quello che ha. Poco, molto? Non dobbiamo essere pessimisti, ma prepariamoci a una lunga stagione di sofferenza.
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