di Redazione
28 settembre 2012
PESARO – Durissima la posizione del Fronte di Azione Popolare Pesaro e Urbino sulla vendita della quote provinciali di Marche Multiservizi. Dice il presidente Giacomo Rossi, presente tra il pubblico durante la votazione della delibera di vendita: “In primis è assurdo che si venda un patrimonio pubblico senza aver fatto nessuna valutazione tecnica ed approfondita sullo stresso patrimonio da vendere. Pare poi che si non si sia accertata nemmeno l’effettiva quota del canone che ancora Marche Multiservizi dovrebbe alla Provincia per tutte, e dico tutte, le captazioni presenti (c’è chi sostiene infatti che solo questo canone avrebbe potuto sventare la vendita delle quote provinciali). Ricci si spaccia come salvatore dell’ente provinciale ma di fatto si sta comportando come un liquidatore. E’ evidente che Ricci, a causa di quella “Ferrari” lasciatagli dal suo “padrino” Ucchielli (che poi si è verificata essere un biroccio pieno di debiti) sta cercando di tirar avanti la baracca fino a che lascerà la barca per la volta della sua candidatura romana. La Provincia quindi, se non andrà per aria adesso, ci andrà dati alla mano tra qualche anno e tutto ciò a causa dei debiti contratti dalla loro stessa governance. Ricci arriva al paradosso incolpando di tutto ciò il Governo….Governo che però lui stesso sostiene insieme al suo partito. E poi le altre Provincie non hanno subito gli stessi tagli? Sono tutte per aria come la nostra? Invece di intervenire sugli immensi sprechi che ancoro sussistono nell’ente provinciale (come la sfilza di autisti) e recuperare dei soldi per tappare i buchi, si fanno addirittura altri sprechi, arrivando addirittura ad assumere un altro dipendente per inserire dati informatici. Tutto ciò è assurdo e va a rinfoltire quella schiera di quei 600 dipendenti assunti in questi anni dalla Provincia, la quale non riuscirebbe più a pagare se non con la vendita della quota di Marche Multiservizi. Un ottimo scudo per giustificare questa assurda svendita”.
Continua Rossi: “Tutto ciò è un’immensa presa in giro per i cittadini che si vedono sottrarre la loro quota pubblica di acqua, in barba agli esiti referendari. Riprovevole ed ipocrita l’atteggiamento di Rifondazione e Idv che fuori sostengono una cosa ma che in consiglio fanno il contrario per salvare la baracca debitoria di Ricci. L’ultima presa in giro di Ricci è stata invece quella di una sua apertura alla proposta dell’azionariato popolare, dopo che, come tutti ben sanno, lo stesso Ricci è già stato a Bologna da Hera (società di fatto in mano al suo stesso partito) a concordare tutta l’operazione svendita. Non possiamo quindi che condividere il cartello che una comune cittadina ha affisso fuori della sala provinciale: “compHERAti” . Il Fap non fermerà la sua opposizione a questa assurda operazione”.
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