di Redazione
1 ottobre 2012
di Alessandro Di Domenico*
PESARO – Il Comune di Pesaro nell’operazione della realizzazione dei parcheggi interrati, non incasserà circa 1,7 milioni di euro tra diritto di concessione del sottosuolo ed oneri di urbanizzazione calcolati su tutta l’opera.
In poche parole, alla Pesaro Parcheggi, o chi per lei, il costo per la riqualificazione della parte superficiale di viale Trieste, nel tratto compreso tra viale della Repubblica e via Paterni, costerà solo 800.000 euro in quanto dei circa 2 milioni e mezzo del costo totale di riqualificazione superficiale, un milione e 700 verranno scomputati cioè stralciati dai costi complessivi e non verranno versati al comune.
Nel bilancio comunale, 1.700.000 euro sono una cifra considerevole che non entrerà nelle casse, e questo è un elemento da non sottovalutare considerando i tempi e il bisogno di liquidità che il comune stesso recrimina.
Se la Pesaro Parcheggi fosse stata, come Aspes spa, totalmente pubblica, in fondo l’avrei capita questa operazione, ma purtroppo non lo è, quindi una riflessione occorre pur farla, perché non tutti i cittadini possono cogliere questi dettagli.
A rafforzare la mia riflessione c’è un elemento eclatante: per una riqualificazione eccelsa, così come ce l’hanno descritta, occorrono circa 2 milioni e mezzo di euro; ma per poterla realizzare occorre un investimento di circa 12 milioni di euro più Iva ed aggiungere altri 700.000 euro di costi per la progettazione e la direzione lavori, credo uno sproposito; sorge quindi spontaneo il dubbio che tutto il progetto abbia basi molto fragili e che possa fare acqua da tutte le parti.
Da questa analisi una riflessione su quello che tentano di proporre e una valutazione oggettiva su cose, fatti e soggetti interessati, mi sembra d’obbligo ed urgente e i lavori del consiglio comunale, spero, possano dissipare questi che sono molto più di dubbi.
*Consigliere Comunale Pdl
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