di Redazione
5 ottobre 2012
BOLOGNA – Ci sono anche due medici della provincia di Pesaro e Urbino tra i sette arrestati dai Nas di Bologna, che avrebbero scoperto una truffa ai danni Servizio Sanitario Nazionale. L’accusa, a vario titolo, è di falso in atto pubblico, truffa ai danni del S.S.N., spaccio di stupefacenti, cessione e somministrazione di sostanze dopanti. In corso 35 perquisizioni.
Quattro persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari a seguito di un’operazione denominata “Fantamusles” dei carabinieri che coinvolge 200 unità tra Gruppo per la Tutela della Salute di Roma, stazione di Misano Adriatico, compagnia di Riccione, comandi provinciali di Rimini, Pesaro e Urbino e Livorno. Le persone coinvolte sono di Emilia Romagna, Toscana e Marche.
Tra gli arrestati figurano, come detto, un farmacista e due medici di medicina generale, che sarebbero entrambi della provincia di Pesaro e Urbino, oltre a un gestore di un negozio di integratori alimentari.
IL COMUNICATO DEI CARABINIERI
A metà pomeriggio il comunicato dei carabinieri:
“I carabinieri dei Nas, con la collaborazione di militari della stazione di Misano Adriatico, della compagnia di Riccione, nonché dei comandi provinciali di Rimini, Pesaro e Urbino e Livorno hanno eseguito, in Emilia Romagna, Marche e Toscana, 7 ordini di custodia cautelare (3 in carcere e 4 ai domiciliari), un obbligo di dimora e 35 perquisizioni.
Tra gli arrestati figurano un farmacista e 2 medici di medicina generale della provincia di Pesaro Urbino, convenzionati con il Servizio Sanitario della Regione Marche, il gestore di un negozio di integratori alimentari ed altri 4 soggetti resisi responsabili a vario titolo di falso in atto pubblico, truffa ai danni del S.S.N., spaccio di stupefacenti, nonché di cessione e somministrazione di sostanze dopanti in assenza di esigenze terapeutiche ed al solo fine di alterare le prestazioni agonistiche.
L’attività di indagine, iniziata nel gennaio di quest’anno e condotta dal NAS Carabinieri di Bologna, con la collaborazione di militari della Stazione Carabinieri di Misano Adriatico (RN), ha permesso di individuare l’attività illecita di un farmacista e di 2 medici dediti alla consumazione di una truffa, per un importo accertato di oltre 10000 euro per 300 ricette, ai danni del Servizio sanitario nazionale. In particolare, i 2 medici di medicina generale cedevano interi ricettari al farmacista, il quale compilava le prescrizioni intestandole ad ignari pazienti e vi applicava fustelle di medicinali di fatto mai dispensati, ponendole poi all’incasso presso l’Azienda Sanitaria Unica Regionale di Pesaro Urbino.
Gli accertamenti consentivano, inoltre, di scoprire un illecito traffico di sostanze dopanti e di stupefacenti da parte del titolare di un negozio di integratori alimentari della provincia di Rimini, del farmacista tratto in arresto e di un suo collega (che rifornivano l’esercente di farmaci e prodotti galenici illegalmente preparati e contenenti anabolizzanti e principi attivi ad azione psicotropa), e altre 4 persone che procuravano e spacciavano le sostanze stupefacenti.
Nel corso degli accertamenti sono stati operati altri 2 arresti in flagranza di reato e si è proceduto al sequestro di circa 3000 capsule di medicinali anabolizzanti e stupefacenti, oltre 5000 capsule di farmaci galenici ad azione psicotropa e dopante, 600 confezioni di farmaci defustellate, circa 30 gr. di hashish, 300 ricette falsificate ed alcune decine di ricette in bianco illegalmente detenute.
Nell’operazione sono indagate, inoltre, altre 8 persone tra le quali un altro farmacista, 2 istruttori di body building e 5 pusher anch’essi perquisiti.
Nel corso delle perquisizioni è stata sequestrata ulteriore copiosa documentazione probatoria, 700 capsule di farmaci galenici, 2000 fiale di medicinali anabolizzanti e circa 100 gr. di hashish”.
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