6 ottobre 2012
ISTANBUL – I Celtics, impegnati nel tour europeo (domenica pomeriggio saranno ospiti dell’EA7 Emporio Armani Milano (diretta su Sky), hanno chiuso la sfida con un quintetto che difficilmente i tifosi di Boston vedranno durante la stagione Nba, ma questo niente toglie ai meriti del Fenerbahce di coach Simone Pianigiani e del suo vice Luca Dalmonte, che hanno tenuto sempre in mano il controllo del gioco e del risultato, maturando anche vantaggi in doppia cifra. Grandi prestazioni di Sato (24), autore della tripla che ha tolto le ultime speranze ai Celtics, e Mc Calebb (21)
NO GURINI, NO PARTY, CHE FESTA PER GIACOMO
PESARO – La partita non è andata come forse Giacomo Gurini aveva sognato. Lo scorso anno, il figlio d’arte (suo padre Paolo è stato uno dei migliori giocatori dell’allora MaxMobili, forse il contropiedista più efficace del basket italiano degli anni ’70) aveva giocato – bene – a Pistoia, risultando uno dei protagonisti della grande stagione della Giorgio Tesi Group che aveva sfiorato la promozione in Serie A, sconfitta in finale solo dall’Enel Brindisi.
Poi, in estate, il trasferimento a Ferentino, per dare qualità ed esperienza di categoria alla squadra laziale neopromossa in Legadue. La fatalità ha voluto che l’esordio avvenisse proprio a Pistoia e davanti alle telecamere di Rai Sport.
Ha vinto Pistoia, subito in controllo di partita (16-11; 43-30; 58-53; 86-66). Inutile la rimonta laziale nel terzo periodo. Alla fine è prevalsa la superiorità della squadra allenata da Paolo Moretti, che schiera gli ex pesaresi Michael Hicks (21 punti con 8/16 al tiro) e Alibegovic (7 con 2/3 e 1/1). Fra i laziali anche un altro pesarese, Giovanni Tomassini.
Giacomo Gurini è tornato a casa deluso (11 punti con 3/5 da 2, 1/6 da 3, 2/2 ai liberi), ma sicuramente emozionato per l’accoglienza riservatagli dai suoi ex tifosi.
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