Pesaro-Biella, i più e i meno del primo exploit

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8 ottobre 2012

PESARO – Fin dalle prime partite è chiaro che lo scopo di questa stagione per la Pesaro cestistica è trovare almeno una squadra che il prossimo maggio le rimanga dietro in classifica per evitare di retrocedere in Legadue. Se la corsa dovrà essere fatta su Cremona, Caserta, Montegranaro o Biella non lo possiamo ancora prevedere, ma la vittoria ottenuta sabato pomeriggio dalla Scavolini Banca Marche in casa dell’Angelico assume un doppio valore perché conquistata contro una vera rivale nella corsa alla salvezza.

Traini intervistato a fine partita: per il Cacu una prestazione di grande sostanza

Biella non ha grandi margini di manovra sul mercato avendo già tesserato sette stranieri contro i soli tre della Vuelle, e i due punti presi al Lauretana Forum potranno venere molto utili in futuro, sperando di non doversi rammaricare per aver sprecato il vantaggio di 20 punti alla fine del primo tempo in un’eventuale classifica avulsa. C’era il timore di ripetere la sciagurata partenza del primo anno di Dalmonte, con uno zero-otto iniziale (date un’occhiata al calendario) che non avrebbe fatto dormire sonni tranquilli a Giampiero Ticchi, ma la vittoria di Biella darà un minimo di fiducia a una Vuelle ancora alla ricerca di una vera identità di squadra.

 

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

La partita di Biella è stato un susseguirsi di break e contro break, con Pesaro che andava via con vantaggi anche consistenti e l’Angelico pronta a rientrare sfruttando le tante ingenuità commesse dai biancorossi. Il motivo principale di questo risultato altalenante si deve cercare nella scarsa prestazione di Reggie Hamilton, incapace di gestire la squadra e molto impreciso al tiro con uno su otto complessivo che rispecchia il momento delicato del prodotto dell’Università di Oakland. Ormai sembra chiaro che il buon Reggie non ha le qualità per fare il playmaker, e se non arriverà qualcuno sul mercato a toglierlo dall’imbarazzo, Hamilton non sarà molto utile alla Vuelle. Si deve avere il coraggio di farlo giocare solamente da guardia e scoprire se i suoi 175 centimetri gli consentiranno di competere contro avversari più fisici, altrimenti si dovrà pensare ad un suo taglio tecnico.

Il momentaccio di Hamilton ha consentito ad Andrea Traini di dimostrare tutto il suo valore, sia come playmaker sia come realizzatore, non avendo il piccolo play di Loreto alcun timore reverenziale nell’attaccare le difese avversarie e procurarsi diversi falli a favore (7 su 8 per lui dalla lunetta). Da rimarcare anche la prestazione di Crosariol che nonostante i cinque falli commessi è riuscito a rimanere sul parquet per 21 minuti, con 13 punti messi a referto. Difficile aspettarsi di più dal milanese in questa stagione, questi sono numeri che se ripetuti costantemente consentirebbero alla Vuelle di affrontare l’anno con maggior tranquillità anche perché Crosariol ha le spalle coperte da Sylvere Bryan, forse l’acquisto più azzeccato dalla società, giocatore da confermare assolutamente.

E’ andato a sprazzi Valerio Amoroso, ma questa non è una novità, come non deve sorprendere il rendimento di Lamont Mack, bravo a trovare tre triple nei momenti caldi ma sempre al limite della sufficienza complessiva. Il discorso si complica parlando di Barbour: alla fine sono stati i suoi due tap-in nell’ultimo quarto a scongiurare la sconfitta pesarese a Biella in un momento di totale abulia offensiva dei biancorossi, ma anche in Piemonte Antwain non ha convinto con un 4 su 11 al tiro e un orribile uno su sei dalla lunetta. Il giocatore ha le doti fisiche e tecniche per fare sicuramente un bel campionato, ma sembra ancora un corpo estraneo e il compito per il mese di ottobre di coach Ticchi è di riuscire a farlo diventare parte integrante del gruppo e non una stella solitaria.

 

I PIU’ …

Rimbalzi
Pesaro vince la lotta sotto i tabelloni contro una Biella che ha pagato la mancanza del centro titolare. Da rimarcare le otto carambole conquistate (quattro offensive) da Antwain Barbour e i 12 rimbalzi di squadra conquistati in attacco.

Selezione dei tiri
Dopo un inizio speso a cercare solo le conclusioni da tre punti, Ticchi scopre il punto debole della difesa biellese e comincia a far servire i lunghi, abili a sfruttare la maggiore prestanza fisica contro gli acerbi avversari. Alla fine si riesce a trovare il giusto mix tra tiri da due (37) e quelli da tre (24), un equilibrio che nella sconfitta contro Roma era mancato.

Sylvere Bryan
Non è un fenomeno ed è anche meno atletico di quello che può sembrare, ma il francese residente a Morciano di Romagna non spreca niente nei 19 minuti di presenza sul parquet, sfruttando a dovere gli assist dei compagni, aggiungendo cinque rimbalzi e cinque falli subiti per un buon 75% dalla lunetta. Un valore aggiunto per la Scavolini Banca Marche.

 

…E I MENO DELLA SFIDA BIELLA – PESARO

Palle perse
Le 40 complessive dalle due formazioni (21 Biella, 19 Pesaro), contro solo 20 palloni recuperati significano che metà delle palle perse non sono state procurate dalla pressione della difesa avversaria, ma gettate al vento per infrazioni di passi, doppio palleggio o passaggi finiti direttamente in tribuna. Non è stata una partita spettacolare.

Reggie Hamilton
E’ ancora il piccolo rookie a finire sul banco degli imputati con una prestazione decisamente negativa. Al suo quinto fallo Ticchi non ha più scuse per tenere in panchina Traini e lo rimette sul parquet, mossa che gli consente di portare a casa i due punti. Ha ancora un paio di partite per dimostrare di essere un giocatore adatto al gioco europeo, altrimenti Hamilton rischia di tornare in America.

Tenuta mentale
Non si possono sprecare per due volte vantaggi consistenti (alla fine del terzo quarto erano 17 i punti di vantaggio), rischiando di compromettere una sacrosanta vittoria. Ci sono ancora diversi quintetti con grossi problemi di amalgama, certe volte bisogna avere il coraggio delle proprie scelte anche se in panchina scalpitano per rientrare.

 

DAGLI ALTRI PARQUET

Turno spezzatino questa seconda giornata con due anticipi per gli impegni internazionali di Milano e Siena, la Montepaschi si era sbarazzata di Brindisi nell’opening game del 26 settembre, mente l’EA7 Armani era stata sconfitta mercoledì sul campo della Virtus Bologna. Successi casalinghi più sofferti del previsto per Varese contro Avellino e per Venezia contro Reggio Emilia. Sassari espugna nel finale Montegranaro, mentre nell’altro spareggio salvezza della giornata importantissima la vittoria di Caserta contro Cremona. Nel posticipo serale netta affermazione di Cantù in casa della Virtus Roma.

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