“Axossini, facciamo fare centro all’aperitivo”

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10 ottobre 2012

Dal consigliere comunale Nico Di Bella riceviamo e pubblichiamo

PESARO – Si è da pochi giorni conclusa l’iniziativa AXossini (ApeRossini), organizzata dalle Associazioni Tresessanta e Salviamo il Centro Storico, e di cui sono stato uno dei promotori. Si è conclusa non senza le (per la verità, attese) polemiche di una parte di esercenti del centro storico, che hanno visto in un’iniziativa “a spot” una minaccia alla loro clientela e ai loro fatturati, o addirittura una “concorrenza sleale”.

Non voglio dare troppo spazio alle risposte verso queste critiche, m agradirei che le persone si informassero, solo per fare un esempio, sui costi che le Associazioni hanno sostenuto per offrire una qualità che difficilmente viene proposta nei suddetti locali…

Ammetto che non è stato possibile avvisare tutti i locali del centro storico in maniera preventiva, e di questo mi scuso. Purtroppo gli impegni di gran parte di coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa manifestazione, nella vita sono  anche altri, non essendo professionisti del settore food & beverage (io in primis). Però con molti esercenti avevamo parlato giorni (o settimane) prima, e avevamo cercato di far capire che quella che veniva proposta doveva essere interpretata come un’ opportunità di rilancio del centro storico in chiave “aperitivo”; un ripopolare le vie del centro – spesso deserte in quell’orario – attirando persone di ogni età con una “proposta diffusa” in tutti i locali del centro storico.

Perchè sono assolutamente convinto che più gente cammina per le vie del centro, anche se solo attirata da una singola manifestazione, maggiori sono i riflessi positivi per tutti gli esercenti!
E chi non è in grado capire questa semplice teoria, credo che non sia un commerciante/esercente molto lungimirante; tutt’altro, rischia di rimanere accecato dalla sua miopia.

Quello del marcato delle erbe – ex San Domenico si è dimostrato ancora una volta un luogo ideale per manifestazioni temporanee, e tante persone hanno chiesto “ma perchè non è così tutti i week-end?” (e un’affermazione del genere, è stata pure scritta su facebook dal Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Matteo Ricci, che ha partecipato all’AXossini). Certo, sarebbe bello potervi creare una situazione stabile, ma caratterizzata dalla possibilità di ospitare tutte quelle realtà locali che – attraverso mostre, concerti, esposizioni e iniziative di vario tipo – hanno bisogno di un luogo in cui esprimere la loro creatività e la loro voglia di fare.

Come anticipato verbalmente ai titolari dei bar che avevo personalmente visitato prima della manifestazione, il mio intento è quello di riunire molto presto intorno a un tavolo tutti gli esercenti del centro storico, affinchè si possa – con l’aiuto dell’Amministrazione, delle Associazioni di Categoria, e perché no, della SIAE – promuovere e coordinare unacostante proposta di aperitivi (o come vengono definiti “aperi/cena”). L’idea di base è quella secondo la quale più locali partecipano a questo progetto con le loro proposte, più gente sarà invogliata a trascorrere una piacevole serata per le vie del centro storico, sapendo di poter contare su una proposta ampia e variegata; e se per le vie del centro storico tornassero a passeggiare 1000 o 2000 persone ogni sera (anche se solo nei fine settimana), sono sicuro che ne trarrebbero beneficio quelle realtà che oggi, vuoi per affitti particolarmente onerosi, vuoi a causa di un centro storico “poco invitante”, alle 20:00 cessano la propria la attività.

Questa probabilmente non sarà la bacchetta magica in grado di “stravolgere” l’economia degli esercizi pubblici presenti nel cuore della nostra Pesaro, ma sono sicuro che in ogni caso “l’unione fa la forza”, e insieme si possa realizzare qualcosa in grado di dare una piccola svolta alla “deseritificazione” che il centro storico sta subendo da qualche anno a questa parte.

Le condizioni affinché tutto questo venga realizzato, sono, da una parte, passare “dalla protesta alla proposta”, e dall’altra superare le invidie e le gelosie che molto spesso sorgono tra esercenti. Altrimenti difficilmente riusciremo nell’intento di rianimare le vie del centro, e avremo perso un’occasione semplice (perché c’è poco da inventarsi) per far girare una parte di economia valorizzando nel contempo  quel patrimonio artistico rappresentato dal “cuore” della nostra Pesaro.

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