15 ottobre 2012
PESARO – L’Hotel Savoy ospita la presentazione di Lauren Gibbemeyer, la centrale americana della Robur che ha vissuto giorni di apprensione in seguito ad accertamenti clinici che ne mettevano in forse l’utilizzo. Ulteriori esami medici hanno sciolto ogni dubbio, anche se al momento l’idoneità è solo provvisoria. Conta, però, che Lauren si allena e gioca.
Il luogo che ospita la presentazione consente a Giancarlo Sorbini, presidente della Robur, di togliersi l’ennesimo sassolino di una stagione che alla fine – a forza di sassi – consentirà di realizzare una piramide.
“Non è scontato – esordisce Sorbini – un ringraziamento alla famiglia Marcucci Pinoli che ci ospita pensando che ancora non abbiamo ricevuto una risposta sul luogo dove ospitare la serata del prossimo 30 ottobre…”. Una serata – aggiungiamo noi – denominata “Campioni di vita” con Mauro Berruto, coach dell’Italvolley maschile medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra, e Josefa Idem, una gloria dello sport mondiale, non solo nazionale.
“Dopo i test, le visite di routine, Lauren ora è con noi, gioca, è pronta. Il suo è un messaggio positivo. Lei scalpitava, perché non è mai simpatico essere in attesa di un responso. Lauren ci piace molto, è disponibile, sorridente e rappresenta un tassello giusto in una squadra giusta. Inoltre, malgrado le perplessità di qualcuno, è una giocatrice all’altezza, come si è visto negli allenamenti e nelle amichevoli”.
Dal presidente alla giocatrice nata a St. Paul (Minnesota) 24 anni fa: come è stato il primo impatto con la nuova realtà?
“Pesaro mi piace molto, è incantevole, la gente amichevole e la squadra ha un bel potenziale. Siamo giovani, ma di talento, ci alleniamo molto, con grande impegno”.
Prima di firmare il contratto con la Robur, ha chiesto referenze alle sue connazionali che hanno giocato a Pesaro?
“Sì, ho parlato sia con Alix Klineman sia con Lindsey Berg, ricevendo da entrambe solo belle risposte sulla città, sulla squadra. Mi hanno consigliato di scegliere Pesaro”.
Oltre alle referenze su Pesaro, cosa le hanno detto Alix e Lindsey e magari le altre nazionali americane che conoscono l’Italia?
“Da tutte le ragazze in Nazionale che hanno giocato qui ho sentito dire che il campionato italiano è uno dei migliori del mondo, che è un gran posto per giocare e soprattutto che qui si hanno tante opportunità di migliorare”.
Durante gli allenamenti, come parla con coach Pistola?
“Prima lui parla in italiano, io capisco un pochino; poi mi traduce in inglese”.
Può raccontarci il suo volley?
“Mi piace bloccare e attaccare in fast. Soprattutto mi ritengo una giocatrice che ama vivere di emozioni, giocare con grinta e aggressività”.
La scorsa stagione ha giocato in Giappone. Ha notato già qualche differenza?
“Giappone e Italia propongono una pallavolo totalmente differente. Loro sono sorprendenti in difesa. Anche il loro modo di allenarsi è diverso: lavorano anche tre volte al giorno”.
Coach Pistola la fa allenare in maniera diversa: chiede che anche le centrali e l’opposto ricevano e difendano.
“Cambiare modo di giocare è una sfida anche per me. Capisco i motivi che spingono l’allenatore a chiedermelo: è eccitante imparare un nuovo modo di giocare. Ma devo affrontare altre novità: quando blocco, mi piace essere libera nel muovermi, mentre con coach Pistola devo essere in sincronia con le altre ragazze”.
E’ un tema caro al presidente Sorbini, che più volte ha raccontato nel recente periodo di essere rimasto colpito da una frase di Davide Mazzanti, compagno di Serena Ortolani, allenatore di Piacenza…
“Mi ha confidato che disputare campionato e Champions League, giocare e viaggiare toglie tempo agli allenamenti che dovrebbero servire a migliorare la tecnica. Il lavoro di Pistola tende a creare il gruppo e a non concedere alibi. Tutte le ragazze si stanno dimostrando molto disponibili, hanno tanta voglia di lavorare. Una bella soddisfazione per il nostro allenatore, un grande lavoratore”.
Allenarsi per crescere, per migliorarsi. Lauren gioca nella Nazionale Usa, ma non è andata ai Giochi di Londra…
“Spero di andare alle prossime Olimpiadi”.
Come ha vissuto la storia di Serena Ortolani?
“E’ qualcosa che può succedere: sono felice per lei, ma dispiaciuta di perdere una top player, una grande giocatrice”.
E’ la sua prima volta in Italia?
“No, quando studiavo al liceo, con la squadra di Northern Lights Volleyball Club abbiamo fatto una tournée e giocato in Italia”.
Primo impatto con la cucina italiana?
“Fantastica, la migliore in assoluto”. Lauren adora i tortellini e i gelati.
Pesaro è una città di basket…
“Ho giocato a pallacanestro, è uno sport che mi piace. E mi piace anche il baseball”.
Oggi arriva Kenny Moreno Pino: la conosce?
“Non la conosco”.
Kenny arriva da Rieti, dove vive con il fidanzato italiano, e già in serata si allena con le nuove compagne. La sua presentazione è in programma tra martedì e mercoledì. Giovedì sera, presumibilmente in un locale della zona mare, la presentazione della Robur 2012/13 che intanto ha una certezza: uno degli sponsor sarà la Kgs. I Balusch, tifosi storici del volley, stanno organizzando un pullman per la trasferta di domenica a Modena. Contiamo di pubblicare al più presto ulteriori informazioni su orari e costo del viaggio e del biglietto per assistere alla sfida con le emiliane.
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