di Redazione
18 ottobre 2012
da Francesco Torriani, consigliere comunale Pd a Fano riceviamo e pubblichiamo:
FANO – Che il nostro paese stia attraversando una delle peggiori crisi del dopo guerra è ormai noto. Come è ormai noto che si tratta di una crisi “sistemica”, ovvero è entrato in crisi non un settore produttivo ma l’intero modello di sviluppo dell’occidente che non è più in grado di garantire quegli standard di benessere tanto promessi.
E’ evidente allora che chi amministra la cosa pubblica non può far finta di nulla, affermare che la crisi è solo un fatto psicologico, o peggio fare come le cicale, vivere al di sopra delle proprie possibilità, incuranti della insostenibilità delle proprie scelte.
L’attuale crisi potrebbe/dovrebbe favorire una nuova politica capace di segnare una forte discontinuità con il passato: dopo essersi messi in ascolto dei bisogni, vecchi e nuovi, che emergono dalla comunità, in base a delle priorità, che la politica deve responsabilmente definire, ridistribuire le risorse sulla base di progetti di qualità, con trasparenza e monitorando i risultati raggiunti.
Ciò appare improrogabile soprattutto ora che le Amministrazione pubbliche devono far fronte ad una progressiva diminuzione di risorse da destinare alle attività culturali, sociali e sportive.
Ma da questo orecchio l’attuale amministrazione comunale di Fano sembra non sentirci e in questi ultimi anni ha provveduto ad erogare contributi con metodi poco trasparenti, ma anche con evidenti disparità di trattamento tra soggetti diversi, senza poi monitorare adeguatamente i risultati che tali finanziamenti hanno determinato.
E’ per questo motivo che abbiamo presentato, come Consiglieri comunali del PD, un’interrogazione in cui si chedeva al Sindaco e alla Giunta:
– quali sono stati i criteri adottati per ripartire i contributi pubblici tra le associazioni Culturali – Sportive – Ricreative in questi anni di amministrazione di centrodestra;
– di comunicare gli elenchi delle associazioni che hanno ricevuto i contributi con i relativi importi;
– se i contributi sono stati erogati in seguito alla presentazione di progetti, se le spese vengono rendicontate e se ci sono consuntivi in merito ai risultati raggiunti.
Le risposte della giunta sono state parziali, solo l’Assessore alla Cultura Maria Antonia Cocuzza ha fornito delle informazioni abbastanza dettagliate sulle domande sollevate dalla interrogazione; gli altri Assessori o perché assenti, come Del Vecchio, o perché “impreparati” come Antognozzi, si sono riservati di rispondere e fornire la documentazione richiesta nelle prossime sedute del Consiglio comunale.
Staremo a vedere, ma a prescindere dalle risposte formali che probabilmente arriveranno, è evidente che questa amministrazione di centro destra abbia completamente abdicato alla legge del facile consenso dimenticando che cosa significhi fare della buona politica
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