di Redazione
19 ottobre 2012
FANO – I carabinieri delle stazioni di Marotta e Mondolfo mettono a segno un’importante operazione di servizio e recuperano refurtiva, proveniente da furti in danno di aziende agricole, del valore di oltre 50.000 euro. Due i pregiudicati tratti in arresto.
Negli ultimi mesi diverse aziende agricole ubicate nella zona di Fano e dei comuni limitrofi sono state visitate dai ladri e sottoposte a sistematiche sottrazioni di beni ed attrezzature che hanno determinato delle situazioni di oggettiva difficoltà per le stesse aziende. A seguito di ciò, la compagnia carabinieri di Fano ha organizzato, in orario notturno e con la collaborazione dei vari reparti dipendenti, degli appositi servizi di vigilanza in prossimità delle zone rurali per la prevenzione e la repressione dei reati contro il patrimonio sottoponendo a mirati controlli soprattutto autocarri e mezzi pesanti. Ed è così che nella tarda serata di ieri, all’indomani di un nuovo furto registratosi presso un’azienda agricola di San Costanzo, i militari delle stazioni di Marotta e Mondolfo hanno intercettato, nella periferia di Fano, un furgone di colore bianco munito di telo, a bordo del quale si trovavano due persone già note alla giustizia originarie della Calabria ma da anni residenti a Fano. All’interno dell’autocarro i militari hanno rinvenuto numerosa refurtiva costituita da: un trattore agricolo (del valore di 12.000 euro), tre motocoltivatori, tre decespugliatori, tre motoseghe, alcune ruote in ferro e pedane in allumino.
I carabinieri hanno quindi sottoposto a sequestro il carico scoprendo poi, che la gran parte dell’attrezzatura rinvenuta, della quale i due non hanno saputo giustificare la provenienza, era relativa ad un furto perpetrato la notte precedente in danno di un’azienda agricola di San Costanzo. I militari hanno così deciso di estendere i controlli anche alle abitazioni dei due ed ai terreni limitrofi ad esse, ove in un capanno avrebbero rinvenuto ulteriore refurtiva costituita da: diverse motozappe, frese, barre falcianti, gruppi elettrogeni, motoseghe, idropulitrici, irrigatori, pompe a motore a scoppio, avvitatori elettrici, trapani, diverse serie di attrezzi ed estrattori e 16 taniche di plastica contenenti un centinaio di litri di gasolio.
Tutto il materiale rinvenuto è stato accuratamente catalogato e poi sottoposto alla visione da parte di diversi imprenditori agricoli, con la restituzione di quello che hanno riconosciuto essere stato loro rubato. I due pregiudicati, un fruttivendolo di 46 anni e un muratore di 32, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per ricettazione e tradotti nel carcere di Pesaro.
I carabinieri ritengono che i due arrestati fossero in procinto di trasferire una parte del materiale rubato, quello rinvenuto nel camion, probabilmente nella regione di origine, ove avrebbero proceduto a piazzarlo. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri per individuare eventuali complici, ovvero gli esecutori materiali dei furti, anche se è ipotizzabile che i due arrestati, veri e propri specialisti dei reati contro il patrimonio, possano essere anche gli autori materiali dei furti verificatisi ai danni di diverse aziende agricole della zona.
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