Di Domenico: “Le casse di espansione non si collocano a caso”

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22 ottobre 2012

di Alessandro Di Domenico*

PESARO – Dagli interventi apparsi sulla stampa sul tema delle casse di espansione del torrente Genica, occorrerebbe che l’assessore Galluzzi e il sindaco Ceriscioli si mettessero d’accordo. Infatti dai loro interventi emergono una serie di contraddizioni che alla fine comunque smentiscono entrambi.

Alessandro Di Domenico

Alessandro Di Domenico

La cassa di espansione, sul torrente Genica, all’altezza dello stadio di Santa Veneranda, è stata prevista, progettata, e in parte finanziata dalla Regione, dalla stessa Provincia di Pesaro e Urbino, quindi se il sindaco la volesse spostare da un’altra parte prima ne dovrebbe parlare con Galluzzi e la Regione, che evidentemente non la pensano come lui.

Ad aggiungere ulteriore confusione c’è anche il fatto che la Regione Marche ha sostituito l’assessore Viventi con Donati. Per chi non se lo ricordasse, Viventi fu l’assessore che prima bocciò senza appello la previsione del casellino a Santa Veneranda a mare per poi, in pochi giorni, rimangiarsi tutto e portare avanti la mediazione proprio sulla previsione che oggi ci troviamo ancora a contrastare. Questo per onor di cronaca e per evidenziare la coerenza della politica.

A questo punto qual è la versione corretta da tenere in debita considerazione? Quella del sindaco che vorrebbe addirittura spostare la cassa di espansione a monte? Oppure quella di Galuzzi che ne vorrebbe due o tre, sparse qua e là, ma senza poi conoscere la versione del nuovo assessore regionale, o addirittura quella della Sovrintendenza ai beni naturalistici?

La risposta, e il fare ordine, ancora una volta torna a chi si è coerentemente battuto contro quest’opera inutile e dannosa e che da anni cerca di farlo capire alla parte politica che ci governa.

Infatti abbiamo dimostrato con una nutrita rassegna fotografica che il rischio idrogeologico esiste a valle dell’asse autostradale, e il punto in cui è prevista la realizzazione della cassa di espansione, cioè dove vorrebbero realizzare il casellino, è quello più idoneo per prevenirlo.

Infatti per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada tutti i collettori in cemento della zona, e di diametro di non meno di un metro e di pari altezza, portano l’acqua di tutta l’autostrada, verso l’attuale torrente Genica, quindi già si smentisce il sindaco che vorrebbe la cassa di espansione addirittura a monte dell’attuale asse autostradale.

Non solo. In questi ultimi mesi abbiamo assistito a forti temporali di breve durata, il cui risultato emerso, è che le aree più sensibili ai danni dal rischio idrogeologico, sono soprattutto a valle dell’asse autostradale.

Quindi noi vorremmo che il presidente della Regione Spacca, trovandosi a Pesaro, a questo punto, almeno si disturbasse a verificare la totale confusione dei suoi colleghi politici e collaboratori tecnici, e facesse un sopralluogo a Santa Veneranda, così si renderebbe conto anche della nostra buone fede a contrastare questa previsione del casello, e il nostro appoggio alla realizzazione della cassa i espansione laddove era prevista e che originariamente era stata approvata e finanziata dalla Regione.

*Consigliere comunale Pdl

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