22 ottobre 2012
PESARO – Luciano Pedullà aveva visto giusto: la Robur può essere la grande sorpresa della stagione. Il Professore, però, avrebbe visto volentieri in campo Elisa Manzano, che invece è rimasta a guardare. Ed è andava via da Modena con il muso. Neppure l’affettuoso saluto dei Balusch è riuscito a scaldarla. Ma lei è una fredda, che non fa trapelare le emozioni, anche se si vedeva da lontano che non era per niente contenta. In verità, dopo il primo set, abbiamo pensato – in tanti, ma se gli altri non confermano, non ho alcun pudore a confessarlo – che coach Pistola avrebbe fatto ricorso alla centrale udinese. Le due centrali sul taraflex (Gibbemeyer, 2 punti, e Chirichella, zero e un muro preso) avevano prodotto poco. L’allenatore pesarese è stato davvero bravo a insistere, a dare fiducia, soprattutto alla giovane campana, sicuramente emozionata per il passaggio dal Club Italia alla serie A1. Immaginatevi al suo posto: davanti si è trovata Christa Harmotto (medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra), Jenny Barazza (due scudetti, tre Champions League, due titoli europei con la Nazionale, una Coppa del Mondo, tralasciando altre importanti vittorie), Tai Agüero (la storia del volley), Simona Rinieri, mille partite in serie A. C’era da emozionarsi, da tremare. Cristina si è emozionata, ma non ha tremato. Ha sbagliato, certo, la palla le passava accanto e lei quasi non se ne accorgeva. Ma Pistola l’ha tenuta lì. E lei lo ha ripagato, crescendo giocata dopo giocata, set dopo set. Tre punti nel secondo, tre nel terzo, due nel quarto e due nel quinto; un muro nel terzo set, un altro al tie-break. Sembrava avesse giocato da sempre in serie A1. Fantastica. Ma il merito va diviso con la scelta di Pistola di lasciarla sul taraflex.
Altrettanto per Lauren Gibbemeyer. Esordiente nel nostro campionato, ha iniziato con impegno ma senza riscontri. Due punti nel primo set, uno nel secondo, due nel terzo, sette (!) nel quarto, due nel tie-break. Una crescita che l’ha porta a essere assoluta padrona della rete. I suoi movimenti laterali hanno entusiasmato gli intenditori e consentito alla Robur di proporre (quasi) sempre una buona copertura a muro. Le colibrì, che hanno messo a segno il primo muro solo sul 13-8 per Modena nel secondo set, da quel momento in poi ne hanno sbattuti dodici in faccia alle campionesse avversarie.
Le due centrali hanno dimostrato di potere fare male in fast. Manca, al momento, il gioco dal centro. L’intesa con la palleggiatrice deve essere affinata. E Signorile sembrava lenta e soprattutto con palla troppo alta; così il muro avversario attendeva tranquillamente gli attacchi pesaresi. Con la crescita delle compagne, è cresciuta molto anche Noemi. E si è visto. Gli attacchi sono risultati meno prevedibili, Modena ha incominciato a chiedersi se sarebbe poi stato tutto così facile come nei primi due set. Insinuato il dubbio nelle certezze altrui, la Robur ha colpito, esaltandosi ed esaltando chi la seguiva dagli spalti e via radio. Signorile ha fatto la sua parte, aggiungendo alla regia cinque punti (due muri, un ace e due attacchi a segno su tre). Non male. E se osserviamo le cifre, notiamo che sono state le giocatrici più esperte – Kenny Moreno Pino e Valentina Tirozzi – ad attaccare con meno precisione (le due hanno totalizzato 19/74 per una percentuale di 25,67%). Un dato che fa prevedere un futuro più roseo quando Kenny sarà in forma (peraltro i suoi quattro muri sono stati determinanti) e Valentina non dovrà assumersi gran parte della responsabilità. In ogni caso il nuovo capitano è stato prezioso in ricezione (soprattutto se paragonata alle colibrì della precedente stagione) e ha trascinato alla conquista del terzo set, quello che ha dato la carica alle pesaresi e azzerato le certezze di Modena.
Dunque, bravo coach Pistola a credere al sestetto, dando subito fiducia a Kenny e soprattutto alle centrali, in particolare a Chirichella.
“Per essere il primo incontro – ha commentato a fine partita l’allenatore – posso ritenermi più che soddisfatto, a prescindere dal risultato finale”.
Dopo l’inizio difficile, avete reagito da squadra giovane, sfacciata…
“Dobbiamo giocare così, perché non possiamo gestire le partite, non abbiamo l’esperienza per farlo. Abbiamo spinto tutto quel che c’era da spingere e il campo ci ha premiato”.
Voi allenatori – giustamente – volete parlare sempre della squadra., ma come facciamo a non parlare di Cristina Chirichella, una diciottenne alla quale lei ha dato fiducia e ha tenuto il campo come se giocasse da sempre in serie A1.
“Cristina ha avuto un impatto difficile, il suo inizio è stato titubante, perché l’età è quella, ma poi ha dimostrato quanto vale e il motivo per cui sta in campo in questo momento. E’ una giovane promessa, ma anche un’importante realtà”.
Gibbemeyer è stata incredibile, unendo qualità ad aggressività: ha una carica che trascina.
“Direi che dal punto di vista mentale, tutte hanno risposto positivamente. Ovviamente aspettiamo che Kenny torni ai livelli che le competono. E così la squadra avrà più certezze ma anche maggiore tranquillità”.
Le raccontiamo un particolare che lei non può conoscere: uscita dal sestetto, Kenny ha raggiunte le compagne, le cosiddette riserve, e ha detto loro: “Ragazze, ho la pelle d’oca!”. Che carica, che emozioni.
“E’ venuta a Pesaro con tanto entusiasmo, ma anche grande umiltà. Si è inserita benissimo nel gruppo, è una grande professionista. Siamo contenti di averla con noi e convinti che quando sarà in forma ci darà un contributo assai più consistente di quello offerto a Modena”.
Modena ha un bel pubblico, corretto, competente, ma voi avete giocato in… casa, trascinati dai Balusch che hanno fatto un tifo incredibile.
“E’ una grande soddisfazione avere avuto al seguito questo gruppo. Evidentemente, quanto seminato in questo mese e mezzo è stato positivo. I tifosi vedono con quanto impegno le ragazze lavorano in palestra e noi siamo contenti di potere contare su questi tifosi”.
Siete una squadra alla quale volere bene.
“Era uno degli obiettivi che mi ero proposto, l’avevo detto già. Dopo tutte le difficoltà dell’estate, vogliamo riportare un po’ d’entusiasmo attorno alla Robur”. Vincere a Modena, contro una squadra che punta allo scudetto, vincere in rimonta giocando una bella pallavolo in difesa e in attacco è davvero un bel passo.
……cazzarola !!!…caro luciano….mi sono stancato di farti complimenti…ogni articolo è una chicca.!!!!!
Non mi stupisce. conosco Andrea, sa quello che fa. Anche se per voi è presto dirlo, io so con certezza che riuscirà a fare grandi cose. E poi lo ha dimostrato…con tutti i problemi riscontrati per creare questa squadra…lui riesce a tirar fuori il massimo con ciò che ha a disposizione in pochissimo tempo.