di Redazione
23 ottobre 2012
URBINO – Lettere aperte al ministro Cancellieri, domani in visita a Urbino, di Roberto Rossini, segretario Cgil Fp Pesaro e Urbino, e Pierpaolo Frega, segretario Silp per la Cgil. Il primo lamenta gli effetti devastanti della spending review sui servizi, il secondo la situazione tutt’altro che rosea delle forze di polizia del nostro territorio. Ecco i documenti:
di Roberto Rossini*
URBINO – Gli effetti della spending review e della legge di stabilità in discussione al Parlamento stanno mettendo fortemente a rischio la qualità e l’efficacia dei servizi pubblici in tutto il territorio.
Nel solo settore della sanità i tagli previsti dalla legge di stabilità produrranno ulteriori diminuzioni di posti letto quindi più liste d’attesa e più mobilità passiva ;se ciò accade in una “ Regione virtuosa” come le Marche ci è difficile anche solo immaginare cosa possa accadere in altre realtà che virtuose non sono. A questo si deve aggiungere il blocco delle assunzioni e guardare alla realtà della perdita di posti di lavoro per tutti quei soggetti privati che garantiscono servizi in appalto per il Servizio sanitario nazionale. Una realtà concreta, che nel nostro territorio, purtroppo, è già cominciata.
Chiediamo un quadro chiaro sul futuro assetto organizzativo di tutte le funzioni centrali dello Stato, compreso il ministero del quale lei è titolare perché rispetto alla nuova articolazione territoriale legata alla futura dimensione provinciale, non vi è chiarezza sulla organizzazione degli uffici e dei servizi.
A tal proposito ci pare inopportuno che il governo proceda con la politica degli annunci (si leggano le dichiarazioni del ministro della Fp Patroni Griffi sulla la fine anticipata del mandato di tutti i presidenti delle province a giugno 2013) perché tali dichiarazioni in una fase così delicata di riassetti istituzionali che non ha precedenti, accresce il clima di confusione e timore sul futuro occupazionale dei dipendenti di questi enti.
Vorremmo anche sottoporre alla sua attenzione e a quella del Governo che lei rappresenta, le enormi difficoltà che stanno affrontando il Corpo dei Vigili del fuoco, la Polizia penitenziaria e il personale civile del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dovute anche al taglio delle risorse economiche che rende sempre più difficoltoso lo svolgimento delle loro delicate e fondamentali funzioni. Approfittiamo della sua presenza Urbino, anche per chiederle come sia possibile che un importante presidio di giustizia quale il Tribunale di Urbino, sarà forse cancellato con un tratto di penna dal Governo, senza un opportuno e approfondito confronto con le istituzioni locali e le associazioni di categoria.
I punti che abbiamo voluto esporle come rappresentante del Governo sono motivati anche da un’altra profonda preoccupazione, ovvero la privatizzazione sempre più diffusa dei servizi pubblici e le difficoltà e incertezze dei suoi lavoratori”
*Segretario generale Fp Cgil Pesaro Urbino
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di Pierpaolo Frega*
Spettabile Ministro,
considerando che per la seconda volta si reca in questa nostra provincia e mai si è preoccupata di far visita ai propri lavoratori, ci vediamo costretti a mandarle questa lettera aperta, affinché possa avere informazioni su come vivono lavorano donne e uomini della Polizia di Stato di questa provincia.
Non vogliamo polemizzare con Lei, il nostro rispetto istituzionale ce lo impedirebbe, ma saremmo grati se per una volta si rendesse conto in quali difficoltà lavorative le ottuse politiche economiche ci stanno conducendo.
La Questura ed i due commissariati distaccati, ricordandole che Fano è numericamente la terza città delle Marche, soffrono di carenze oramai inaccettabili di lavoratori, ove l’età anagrafica è sempre maggiore e le motivazioni non sempre vengono ripagate da adeguati riconoscimenti. Non siamo una grande realtà che consente sbocchi professionali diversificati, e a tirare la carretta sono sempre gli stessi, tra servizi di controllo del territorio e ordine pubblico.
Ci preme rappresentarle che l’isola felice, comunemente abusata per descrivere i nostri territori, sta man mano cedendo il posto ad un normale territorio permeabile alla delinquenza, ove la sicurezza percepita sta precipitosamente scemando nei cittadini. I reati predatori, anche purtroppo legati alla crisi economica stanno crescendo esponenzialmente, imponendo ai vertici istituzionali di invitare i cittadini a dotarsi di strutture di difesa passivi. Ecco, credo che questi espliciti inviti, siano il senso della sconfitta dello Stato, lo Stato con la S maiuscola, quello in cui ognuno di noi ha giurato fedeltà e lealtà. Ci sentiamo abbandonati, sia moralmente che finanziariamente, non è ipotizzabile far fronte alle spese correnti sperando in sponsor o gesti caritatevoli, non ce lo meritiamo noi, non se lo meritano i cittadini che con le loro tasse hanno diritto ad una Polizia moderna efficiente e soprattutto presente.
So cosa Lei penserà leggendo: il solito sfogo, il solito lamentarsi. La smentisco subito, qui ci sono donne e uomini che amano il loro lavoro, la loro missione, che sacrificano il loro tempo al bene superiore che è la sicurezza e la legalità, essendo tutti noi prima cittadini di questa terra che Poliziotti. Ma vorremmo svolgerlo al meglio, dare un servizio migliore, sapere che il Ministero è con noi, dalla nostra parte, che per primi noi dobbiamo sapere che chi ci amministra e governa ci supporta ci tutela.
Faccia un giro nei locali del commissariato di Urbino domani, si renda conto in che angusti ambienti i lavoratori sono costretti ad operare, ad accogliere i cittadini, poi ci dica se questa è la Polizia che è proiettata nel futuro, vicina alla gente. Guardi le macchine, guardi i contachilometri, guardi le divise logore, non si limiti a guardare la parte bella che come al solito siamo capaci di tirare fuori quando ci viene richiesto, noi la parte migliore la tiriamo fuori tutti i giorni, vorremmo solo dire che non sia l’eccezione, ma bensì la regola.
*Segretario provinciale Silp per la Cgil
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