Un altro talento per le colibrì: Monica Lestini

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30 ottobre 2012

PESARO – Nella consueta cornice dell’Hotel Savoy, è stata presentata alla stampa Monica Lestini l’ultimo nuovo arrivo in casa Robursport. Abruzzese, classe 1994, 1.83, schiacciatrice, viene da tre anni tra B2 e B1 al Volleyrò Casal de’ Pazzi dopo avere compiuto tutto l’iter del settore giovanile al Volley Pescara 3. Nel 2010 è stata la migliore attaccante alle finali nazionali Under 16. Due anni di esperienza con la nazionale prejuniores: due secondi posti al torneo Otto nazioni in Germania e in Olanda, secondo posto ai campionati europei in Turchia e undicesimo posto ai mondiali. Tutti cestisti in famiglia: il padre Aurelio (proprio nella Victoria Libertas Pesaro), la madre Roberta Costantini (in A a Chieti) e il fratello Federico (in serie cadetta).

Monica Lestini con il presidente Sorbini

“Avevo cominciato anche io con il basket” racconta, “ma mi sono resa subito conto che non faceva per me. A dire il vero, anche il primo allenamento di volley è stato traumatico, poi mi sono appassionata e non ho più mollato. Ero opposto, poi il mio allenatore Luca Pieragnoli mi ha cambiato ruolo e mi ha fatto la giocatrice che sono. Gli devo molto, sotto tutti gli aspetti: abbiamo due caratteri piuttosto decisi, ma lui sa come prendermi”.

A Pesaro, tra Robursport e Snoopy, ritrovi due tue compagne di nazionale giovanile: Cristina Chirichella e Alessia Fiesoli: “Sono molto felice di averle vicino, avevamo molto legato in azzurro. Son due ottime giocatrici: quanto a Cristina, con cui ora mi alleno tutti i giorni, è impressionante come sino ad un minuto prima di scendere in campo sia scherzosa e allegra, e poi quando comincia la partita acquisti serietà e cattiveria da vera campionessa”.

Cosa ti aspetti da questa stagione? “Sono reduce da un infortunio molto grave al ginocchio sinistro e a questo proposito faccio moltissimi auguri a Traini della Scavolini basket, che so che ha appena subito un incidente simile al mio. Sono sincera: è stata durissima, dallo scorso marzo, lavorare per tornare in campo attraverso due operazioni. Tante volte ho pensato di mollare, ma ho reagito: voglio sempre finire le cose che ho cominciato. Adesso sono qua, mio padre mi ha spinto moltissimo a venire a Pesaro, una città dove si vive bene e molto accogliente. Ho un triennale con la Robur, segno che credono in me e questa è un’ulteriore spinta a recuperare prima possibile. Spero di tornare in campo ad inizio 2013, intanto lavoro a parte per completare la mia guarigione”.

 

 

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