Addio a Gae Aulenti, anche il Rof è in lutto

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2 novembre 2012

PESARO – Anche il Rof piange la scomparsa di Gae Aulenti. Aveva 85 anni, la chiamavano “Nostra signora dell’architettura”. E forse non le facevano un complimento, lei laica e impegnata – a sinistra – in politica, ma anche nel sociale.

Gae Aulenti

Gae Aulenti

Friulana di origini pugliesi, era cresciuta a Milano, dove si era laureata in architettura. Tante le opere realizzate in tutto l mondo, ma la più famosa è il Museo d’Orsay, una stazione trasformata in uno dei più suggestivi musei al mondo.

Non solo architetto, però. Amava la musica, il teatro. E ha allestito importanti opere. La prima che ci viene in mente risale a 31 anni addietro, quando Gae Aulenti fu co-protagonista del recupero di uno dei capolavori di Gioachino Rossini, “La donna del lago”. Si era alla seconda edizione del Rof, quando, per intenderci, il dopo opera era ospitato al primo piano di Palazzo Toschi Mosca. Un buffet in piedi, senza tante smancerie e sfilate di moda. Il sovrintendente Gianfranco Mariotti affidò la direzione al Maurizio Pollini, che per la prima volta si cimentava nella conduzione di un’orchestra. La regia, le scene e i costumi di Gae Aulenti. Il 16-18 e 20 settembre, il Teatro Rossini ospitò l’evento che chiudeva l’edizione 1981, aperta il 19 agosto dalla prima de “L’italiana in Algeri”. Allora il Rof durava un mese. Fu un successo clamoroso, grazie anche a una meravigliosa Martine Dupuy.

Non fu il solo. Due anni dopo il bis. Un altro successo. Ne seguirono altri. In particolare nella successiva edizione: il 16-20-23 e 25 agosto, l’Auditorium Pedrotti accolse uno dei cast più straordinari che siano stati proposti al pubblico del Rof. Si rappresentava “Il viaggio a Reims”, una sorta di hit parade dell’opera, con alcune delle pagine più belle composte dal Cigno di Pesaro. Non a caso, anche adesso, il Rof prevede ogni anno la ripresa del “Viaggio”. Claudio Abbado a dirigente The Chamber Orchestra of Europe”, il Coro Polifonico di Praga, e Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, Lella Cuberli, Katia Ricciarelli, Edoardo Gimenez, Dalmacio Gonzales e Francisco Araiza, Samuel Ramey, Ruggero Raimondi, Enzo Dara, Leo Nucci, Giorgio Surjan, Oslavio Di Credico, Raquel Pierotti, Antonella Bandelli, Bernadette Manca di Nissa, Ernesto Gavazzi, William Matteuzzi. La regia di Luca Ronconi, scene e costumi di Gae Aulenti. Fu un delirio! Gli spettatori impazziti che lasciavano l’Auditorium provando a imitare Ruggero Raimondi che diede voce, cuore e anima a “Medaglie incomparabili”. E c’era anche lei, pur se la scena era statica. Tante vasche da bagno.

Nel 1990 il ritorno a Pesaro di Luca Ronconi e Gae Aulenti, con la quale collaborava la figlia Giovanna Buzzi, che oggi ha dato la notizia della scomparsa. Ronconi curò la regia, Gae Aulenti le scene e Giovanna Buzzi i costumi di “Ricciardo e Zoraide”.

E due anni dopo, in occasione del bicentenario della nascita di Rossini, Ronconi e Aulenti riproposero “Il viaggio a Reims”. Fu l’ennesimo trionfo.

E quando non era coinvolta personalmente, Gae Aulenti tornava a Pesaro a seguire il Rof. In particolare per le opere a cui aveva lavorato sua figlia. Se non andiamo errati, l’ultima è nel 2005, per “Il barbiere di Siviglia” di Luca Ronconi, con i costumi di Giovanna Buzzi.

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