di Redazione
2 novembre 2012
di Luca Priori*
FANO – Nella notte del 31 ottobre una fortissima mareggiata ha completamente distrutto la strada comunale di viale Ruggeri, ha allagato l’ex pista dei go-kart ed è entrata nelle case del quartiere, causando molti danni e paura tra la gente.
La situazione che si presenta questa mattina è apocalittica. Il quartiere è praticamente distrutto: la strada non esiste più, è franata nel mare nell’indifferenza delle istituzioni, la gente è letteralmente terrorizzata, ha l’acqua dentro casa e non sa più cosa fare.
Sono mesi e mesi che denunciamo alle autorità competenti – Regione, Comune, prefetto – la situazione di grave emergenza presente su Sassonia sud, in particolare su viale Ruggeri, via Del Bersaglio e via Fratelli Zuccari dove, in un credibile criterio di stato di calamità naturale, il mare ha gravemente compromesso la strada comunale ed è arrivato da tempo a costituire un reale pericolo per i residenti del quartiere, che oramai hanno l’acqua nel giardino di casa.
Mesi e mesi in cui abbiamo richiesto la ripresa urgente dei lavori a favore della difesa della costa con la creazione di nuove scogliere.
Anni ed anni in cui abbiamo fortemente e disperatamente richiesto l’intervento del Sindaco Stefano Aguzzi e della sua Amministrazione per trovare un percorso condiviso con la Regione Marche ed il Presidente Gian Mario Spacca, finalizzato alla risoluzione della gravissima problematica.
Ma non siamo mai stati ascoltati e i due enti – Regione e Comune – invece di lavorare per risolvere l’emergenza fanno finta di litigare su tutto rimpallandosi, da vecchie volpi della politica, colpe e competenze specifiche, che entrambi hanno come ben sanno, avendo gestito nel tempo, in maniera assolutamente approssimativa, una situazione che adesso appare disperata.
In primo luogo l’assoluta incapacità e mediocrità con cui il sindaco Stefano Aguzzi ha gestito in ben otto anni di governo la situazione. Il sindaco la deve smettere una volta per tutte di fare demagogia, teatrino e scaricabarile e dire le cose come stanno: il sindaco e la sua Giunta sono responsabili al pari della Regione Marche per quanto successo perché sono da sempre contrari alla creazione di nuove scogliere a protezione di viale Ruggeri, dato che appoggiano il parere contrario e la forte polemica dei concessionari di spiaggia a nord, che hanno paura che con le nuove scogliere l’erosione si sposti a nord, sulle loro concessioni.
Molto meglio lasciare gli abitanti di viale Ruggeri al loro destino, sperando che non accada il peggio, vero signor sindaco Stefano Aguzzi?
In secondo luogo la gestione dell’emergenza da parte della Regione Marche e del suo assessore ai Lavori pubblici, Sandro Donati, dell’Idv.
In tanti anni di battaglie non abbiamo mai trovato un ufficiale della pubblica amministrazione così distante dalle problematiche del territorio.
Donati non si è mai veramente interessato del problema di viale Ruggeri, non ha mai accettato il confronto con i cittadini qui residenti e da lui pubblicamente rappresentati, non ha mai portato avanti il progetto delle nuove scogliere né tantomeno lo studio d’impatto ambientale necessario, dimostrando una negligenza che francamente lascia perplessi.
Se con la stessa superiorità ed indifferenza con cui tratta i cittadini che lo hanno votato avesse un minimo di vergogna presenterebbe immediatamente le dimissioni da un incarico che, evidentemente, è ben al di sopra delle sue possibilità, vista la mediocrità dei risultati ottenuti.
Come sia possibile che un assessore che presenta delle così gravi responsabilità sia ancora al suo posto di lavoro resta un mistero. In qualsiasi altro posto della terra sarebbe stato immediatamente sfiduciato.
In terzo luogo i consiglieri regionali fanesi appoggiati dalla stessa amministrazione comunale fanese, Elisabetta Foschi e Mirco Carloni, ovvero i consiglieri fantasma, che non hanno mai mosso un dito per difendere gli stessi cittadini fanesi che li hanno votati, utilizzando le scogliere solo come spot elettorale.
In quarto luogo il maggior partito d’opposizione della città, quel Pd fanese che, schiavo della Provincia e della Regione e che parla solo dopo aver chiesto il loro permesso, fa finta di niente e tace rendendosi complice di questo scempio visto che chi comanda in Regione sono esponenti del suo stesso partito, il Pd.
Vogliamo dire che la richiesta d’intervento fatta sottovoce nei giorni scorsi del suo segretario Cristian Fanesi al presidente Spacca è solo teatrino.
Noi a suo tempo chiedemmo l’intervento del Partito democratico fanese in maniera decisa, ma come risposta ottenemmo un assordante silenzio.
Mai come ora ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni.
In conclusione Regione Marche e Comune di Fano sapevano nei minimi particolari della grave situazione presente, è tempo che gli organi competenti, quali prefetto e Magistratura, individuino i colpevoli che, con la loro negligenza, hanno permesso che avvenisse tutto questo scempio.
*Presidente del Comitato Comitato Sassonia Sud
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