di Redazione
2 novembre 2012
URBINO – Tempi difficili per il volley rosa. Mentre gli uomini (Macerata, Trento e Cuneo, ma anche Latina) dominano in Europa e la Nazionale è reduce dal bronzo olimpico, le squadre femminili confermano le difficoltà provocate dalla crisi economica e dall’irruzione dei nuovi ricchi, segnatamente russi, azeri e turchi, che pagano tanto per allestire squadre che giocano davanti a pochi intimi.
La differenza tra le immagini provenienti da Kazan o da Baku, al confronto dello splendido pubblico di Busto Arsizio (oltre 4.000 spettatori per l’esordio in casa in Champions League è evidente. Qui la passione, altrove i soldi. Che sono quelli che decidono.
Così, la seconda giornata di andata dei gironi di Champions va in archivio con tre sconfitte per le nostre squadre. Aveva iniziato Urbino a Kazan, hanno proseguito Villa Baku e Busto in casa.
Nella sfida tra ex, è Marcello Abbondanza a prendersi una rivincita su Villa Cortese, che ha mille e un motivo per tornare a casa con tanti rimpianti. Conduceva il quarto set, sembrava averlo in pugno per poi giocarsi tutto al tie-break, ma ha ceduto inaspettatamente nel momento decisivo, consentendo alla Rabita d chiudere il conto. Ma, come conferma il tempo giocato, la partita è stata più equilibrata di quanto racconti il 3-1 finale. Villa ha murato meglio (11 a 8), ma ha attaccato peggio (43% a 51%) e anche la ricezione ha funzionato peggio rispetto alle azere: 57 e 25% per Baku, 39 e 22% perle lombarde che hanno avuto 15 punti da Barun (14/27 e 52%) e un’eccellente Folie (13 punti con il 47% e 5 muri), mentre è mancato l’atteso contributo dell’ex pesarese Klineman (8 punti con 8/17 e 47%). Fra le ragazze di Abbondanza, Montaño 26 (24/41 e 59%), Rabadzhieva 13 (12/25 e 48%) e una super Krsmanović 12 con 89% (8/9).
Al cospetto del Galatasaray dell’ormai ex ct azzurro Barbolini, la sfida tra ex bergamasche, Arrighetti contro Lo Bianco, è stata appannaggio di Leo, che ha guidato le turche al successo. La migliore realizzatrice delle bustocche, che non hanno utilizzato l’americana ex Urbino, Faucette, è stata Bauer (14: 11/20 e 55% con 3 muri), seguita dall’ex colibrì Maren Brinker (11 con 10/29 e 34%, 1 muro). Nel Galatasaray, 27 di Calderon (24/46 e 52%, 3 muri), 20 di Neriman Ozsoy e 19 di Simona Gioli (13/27, 48% e 6 muri). Già, 6 muri: i numeri raccontano meglio di ogni parola cosa perde, ogni anno, l’Italia del volley rosa.
In questo contesto, sorprende di leggere che la Robur Tiboni Urbino – parole del ds Merendoni – ha messo in discussione l’operato di coach Guidetti. Non conosco di persona l’allenatore e neppure il ds, ma la sintesi del pensiero di Merendoni è sorprendente. Parla di viaggi in giro per il mondo che impediscono di allenarsi e lavorare (e quindi crescere, migliorare) e poi fa ipotizzare che il problema possa essere l’allenatore. Scusate: ma chi ha scelti di disputare la Champions, utilizzando la wild card, pur sapendo (pensare altrimenti appare impossibile) di non avere una squadra all’altezza. Certo, l’infortunio di Lucia Crisanti è stato un macigno sulle certezze della Robur Tiboni, ma Leggs e Dugandzić non sono arrivate di loro spontanea volontà. Vero è che la ricezione è deficitaria (50% positiva, 0% perfetta in casa contro le romene di Constanta; 33% e 17% a Kazan), ma se Guidetti non può lavorare, tra viaggi e altri problemi, come si può pensare che la colpa sia tutta sua. O è per la legge, indecente, cara ai tifosi di tutti gli sport (in Italia) e a troppi dirigenti che le colpe sono sempre degli allenatori?
I RISULTATI DELLA SECONDA GIORNATA E CLASSIFICHE
Gruppo A
Volero Zurigo – RC Cannes 0-3 (22-25; 19-25; 22-25) in 79 minuti. Uralochka-NTMK Ekaterinburg – Vakifbank Istanbul 1-3 (23-25; 25-22; 24-26; 13-25) in 102 minuti
La classifica: Vakifbank Istanbul , Cannes 4, Ekaterinburg 2, Zurigo 0
Gruppo B
Atom Trefl Sopot – Agel Prostejov 3-0 (26-24; 25-17; 25-16) in 74 minuti. Rabita Baku – Asystel MC Carnaghi Villa Cortese 3-1 (25-15; 22-25; 25-21; 25-22) in 111 minuti
La classifica: Rabita Baku 6, Atom Trefl Sopot e Asystel MC Carnaghi Villa Cortese 3, Prostejov 0
Gruppo C
ASPTT Mulhouse – Dinamo Romprest Bucarest 3-1 (25-23; 25-12; 23-25; 25-15) in 99 minuti. Unendo Yamamay Busto Arsizio – Galatasaray Daikin Istanbul 1-3 (19-25; 25-20; 22-25; 20-25) in 102 minuti
La classifica: Galatasaray Istanbul 6, Unendo Yamamay Busto Arsizio e ASPTT Mulhouse 3, Bucarest 0
Gruppo D
Ecsaçibasi Istanbul – Azerrail Baku 3-0 (25-22; 25-23; 25-12) in 77 minuti. Dresdner SC – MKS Dabrowa Gornicza 3-2 (25-21; 19-25; 26-24; 21-25; 15-12) in 122 minuti
La classifica: Eczacibasi Istanbul 6, Azerrail Baku 3, Dresdner SC 2, Tauron MKS Dabrowa Gornicza 1
Gruppo E
Dinamo Kazan – Robur Tiboni Urbino 3-0 (25-19; 25-13; 25-14); 2004 Tomis Constanta – Schweriner SC 3-2 (25-11; 29-27; 16-25; 21-25; 17-15)
La classifica: 2004 Tomis Constanta 5, Dinamo Kazan 4, Schweriner SC 3, Robur Tiboni Urbino 0
Gruppo F
Lokomotiv Baku – Dinamo Mosca 3-0 (25-20; 25-18; 25-13) in 79 minuti. Bank BPS Fakro Muszina – Crvena Zvezda Belgrado 3-0 (25-13; 25-15; 25-15) in 61 minuti
La classifica: Lokomotiv Baku 5, Bank BPS Fakro Muszyna 4, Dinamo Mosca 2, Crvena Zvezda Belgrado 1
A confermare le difficoltà della pallavolo femminile è arrivata l’eliminazione della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza, che domenica aveva vinto a Pesaro. Le ragazze di Mazzanti, sconfitte all’andata in Ucraina, dovevano vincere la gara di ritorno, a prescindere dal punteggio, e poi fare proprio anche il Golden Set. Piacenza si è imposta 3-0 (25-20; 25-15; 25-16), ma ha perso il set decisivo: 10-15, con punteggio sempre favorevole alle ospiti. E’ una regola assurda, perché favorisce chi vince in casa 3-2 e poi può permettersi di perdere 3-0 in trasferta per giocarsi tutto nel set decisivo. Ma la regola è questa e così a passare il turno sono le ragazze del Kontynium Volyn Lutsk.
Lascia una risposta