Litigano in auto, poi lo rincorre con un machete

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3 novembre 2012

PERGOLA – Lo chiamavano machete. Come nel film di Tarantino. Solo che la scena, molto pulp ma anche molto reale, è accaduta a Pergola dove i militari della locale Stazione, ieri sera, hanno tratto in arresto con le accuse di “tentato omicidio, sequestro di persona, violenza privata, violenza, minaccia e resistenza a un pubblico ufficiale e porto illegale di armi o oggetti atti ad offendere ” A.P., 46enne pregiudicato di origini siciliane residente a Pergola, nullafacente, che dopo un litigio per motivi di viabilità avuto con un 30 enne del luogo, è sceso dall’autovettura brandendo un machete con lama di 50 centimetri circa ed una grossa chiave inglese minacciando di morte il malcapitato, che tentava di colpire con il machete.

Carabinieri al lavoro

Il giovane, per sfuggire alla furia del 46enne, si è messo a correre per alcune centinaia di metri inseguito dall’energumeno che continuava a minacciarlo di morte, fino a quando, per salvarsi, è stato costretto a rifugiarsi in una oreficeria. Al’esterno del negozio è subito sopraggiunto l’aggressore che, più volte, ha tentato finanche di forzare la porta a vetro blindata per accedere all’interno. A quel punto l’uomo e l’orefice e le persone presenti all’interno, tramite il numero di pronto intervento 112, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri di Pergola che, giunti subito sul posto, con coraggio e determinazione, hanno dovuto affrontare il pregiudicato 46enne riuscendo a disarmarlo e ad immobilizzarlo, traendolo poi in arresto. L’uomo è stato quindi rinchiuso nel carcere di Pesaro.

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