Ricci: “Non siamo Pesaro e Fano ma solo Marche Nord”

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8 novembre 2012

Aldo Ricci

Il direttore generale degli ospedali riuniti Marche Nord Aldo Ricci

PESARO – Spending review e decreto Balduzzi non sono solo carta e fiumi di inchiostro. L’impatto sul sistema sanitario nazionale è quello dello schianto in pista di un Boing 747. “La sanità di una volta non esiste più”. Non ha usato mezzi termini il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci durante la conferenza stampa indetta a stretto giro di posta per fare il punto sui cambiamenti partendo proprio dalle recenti disposizioni regionali contenute nella delibera 1537 che ha ridisegnato il sistema sanitario di tutto il territorio, provincia di Pesaro e Urbino compresa. Molte le indicazioni stringenti a cui non si possono esimere tutte le strutture della regione. Quindi anche Marche Nord.

 

PERSONALE

Le disposizioni regionali, che hanno recepito le indicazioni del Governo, hanno stabilito un tetto di spesa “che se viene superato – ha precisato Ricci – farà scattare il commissariamento. Questo significa che per gli anni successivi non potranno esserci assunzioni. Non solo: turnover al 70% e nel 2012 le assunzioni del personale a tempo determinato dovranno essere inferiori al 20% del personale a tempo indeterminato del 2004. Come se non bastasse la spending review prevede la riduzione dei primari delle strutture complesse del 25% e del 30% per quelli di struttura semplice”.

 

BENI E SERVIZI

Ricci continua: “Riduzione della spesa di beni e servizi del 5% nel 2012 e del 10% nel 2013. Nonostante fossimo già una azienda virtuosa, abbiamo, dove possibile, rinegoziato con i fornitori”. Insomma, tutte manovre che hanno portato ad una riforma strutturale del sistema sanitario regionale. Per Marche Nord alcune conferme della strada intrapresa, come il riconoscimento dell’alta specialità per alcune attività come Ematologia, Emodinamica, Centro Trapianti e Radioterapia, e della media complessità. Un tema, quello della complessità, che ha acceso l’annosa questione delle liste di attesa. “Lavorando sull’offerta – spiega il direttore generale – non si risolve il problema. Noi diamo il massimo, assicurando prestazioni di alto livello. La vera necessità è governare la domanda attraverso la rete dei medici di medicina generale”. E qui scatta una dato: “Abbiamo fatto con la Radiologia una analisi: l’82% delle richieste di prestazioni radiologiche sono inappropriate. Ecco su cosa si deve lavorare”.

Il tema delle liste di attesa è proprio cronaca odierna. Qui il direttore risponde a tutte le dichiarazioni che hanno investito Marche Nord: “Un solo primario per le radiologie di Pesaro e Fano? Siamo Marche Nord e 1 primario e 26 dirigenti medici sono in grado di farlo, adeguando le prestazioni, omologando i percorsi e, come è già accaduto, ampliando l’offerta A Fano, per esempio, il primario unico Paolo Coschiera ha attivato la radiologia interventistica”. Poi c’è l’accusa del blocco delle attività chirurgiche per 6 mesi. “E’ chiaramente una boutade. Se fosse stato così – precisa Ricci – la produzione si sarebbe ridotta del 50% invece è aumentata. Potremmo fare di più? Certo, se avessimo le risorse. Ma la nostra produzione è calibrata su quelle assegnate”.

Protesi, altro argomento scottante per tutti ma non per il direttore generale che chiarisce: “Stiamo parlando di 10, 100 o 1000 protesi in meno? Stiamo parlando di 10 protesi in meno destinate all’attività programmata, che al posto di essere fatte a dicembre verranno fatte in gennaio. I problemi reali sono altri, come il personale. Ma noi andiamo avanti con i progetti di potenziamento come la Medicina Nucleare, la Radioterapia, la Dialisi e la Neurochirurgia”.

Poi una notizia: “Il 22 novembre si aprono i cantieri del Pronto Soccorso. Per questo sposteremo la struttura nel vecchio stabilimento. Ci scusiamo in anticipo per eventuali disagi. Che forse non ci saranno neppure”.

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