Roshan, il coach, manager e responsabile delle comunicazioni del Pesaro Cricket Club

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9 novembre 2012

PESARO – Il Pesaro Cricket Club, in quanto campione regionale e vincitore delle fasi interregionali dopo aver sconfitto due squadre emiliane, è arrivato alle finali nazionali senza perdere una partita.

Poi a Roma, complice il maltempo, la partita con Napoli è stata giocata con diverse interruzioni che hanno dato risultato negativo.

Abbiamo raggiunto Warnakulasoorya “Rodrigo” Roshan portavoce e Coach del Pesaro Cricket Club per 2 chiacchiere a fine campionato.

Terzi a livello nazionale su 38 squadre, complimenti!
“Grazie”.

Peccato per la Finale di Roma… delusi?
“No, felicissimi! Anche perché la partita da vincere è un’altra. Io sono convinto che sia molto importante far conoscere il Cricket ai giovani; per molti di loro è uno sport sconosciuto o minore”.

Posso essere sincero? Per molti di loro credo che esista solo il calcio…
“Qua il calcio è lo sport nazionale, è normale che abbia un seguito maggiore… come da noi succede con l’ICC World Twenty20″.

Che sarebbe?
“Sarebbe la principale manifestazione sportiva internazionale di Cricket… praticamente l’equivalente dei vostri Mondiali nei quali la nazionale dello Sri Lanka è arrivato secondo sconfitto in finale da West Indies (Giamaica)”.

Lo ammetto: non lo sapevo.
“E non sei il solo: per questo abbiamo deciso di metterci anima e corpo in un paio di progetti che vorremmo vedere realizzati il prossimo anno”.

Possiamo parlarne?
“Certo. L’idea è quella di portare il Cricket nelle scuole. Potremmo metterci a disposizione come insegnanti volontari se le scuole decidessero di dedicare al Cricket qualche ora di Educazione Fisica. Riusciremmo ad insegnare i fondamentali: il lancio, la battuta…”.

Sarebbe un buon metodo per far conoscere questo sport anche ai giovanissimi.
“Beh, mio figlio va a scuola qua in Italia ovviamente. Penso che attraverso lo sport si potrebbe aprire un dialogo tra culture differenti. Sono convinto che arricchirebbe tutti. Immagina dei ragazzi che giocano a Cricket sul prato come avviene ora con il calcio!”.

Sarebbe un modo per favorire l’integrazione.
“Da un lato e dall’altro. Io credo che molti ragazzi italiani sarebbero interessati al Cricket, ma siccome non lo conoscono, finiscono col praticare altri sport. Nel Cricket della Federazione è previsto l’obbligo di almeno 4 italiani, sai quanti italiani ci sono in squadra con me?”

Immagino nessuno.
“Infatti. Nemmeno uno. Per questo è importante che i ragazzi entrino in contatto con questa realtà: magari in futuro, nella squadra di mio figlio ce ne saranno un paio”.

Giusto. E questo è un progetto, parliamo anche dell’altro?
“Sì. Stiamo cercando di organizzare, nel periodo di maggio o giugno, un torneo 6 per 6: significa che sarà giocato da squadre a nucleo ridotto di 6 giocatori, per sei over. Lo scorso anno c’erano una ventina di squadre in un torneo simile, quest’anno posso dirti che saranno almeno trentacinque: prova a fare i conti di quante persone arriverebbero nella città di Pesaro”.

Interessante anche dal punto di vista del turismo.
“Infatti… conta poi che ci piacerebbe portare a Pesaro le Finali Nazionali. Dopo Ancona e Roma sarebbe bello che fosse la nostra città ad ospitare l’evento”.

Avete già una data per il Torneo?
“Non ancora. Però posso dirti che ci vorranno due campi per un torneo di questo tipo: 6 over si fanno in minimo un’ora. Quindi 2 ore a partita. Dovremmo riuscire a fare 20 partite al giorno in modo da concludere l’intero torneo tra sabato e domenica”.

Anche perché gli altri giorni si lavora.
“Eh già…. Siamo bravi, ma non campiamo mica di Cricket… lavoriamo tutti, alcuni anche il sabato”.

Anche tu?
“Io anche la domenica”.

Ok Roshan, grazie mille. Metto Coach sull’intervista di fianco al tuo nome?
“Metti Coach, oppure Manager, oppure Responsabile delle Comunicazioni…”

Fai tutto tu?
“No (ride, ndr)! Sunil è il Presidente, Indu il Capitano… poi ci sono Tushara e Vishwa come allenatori… sai che pensavo? Siamo proprio una bella squadra”.

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