di Redazione
10 novembre 2012
SANT’ANGELO IN VADO – Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Sant’Angelo in Vado hanno scoperto un piccolo market della droga gestito da un 29enne del luogo. L’attività investigativa trae origine da un articolato lavoro di osservazione, pedinamento e controllo iniziato alcuni giorni fa dai militari della stazione vadese, che ha permesso di stroncare un fiorente spaccio di droga.
I servizi di appiattamento e pedinamento svolti hanno portato ad individuare la base logistica nelle immediate adiacenze del capannone di proprietà del padre, ubicato nella zona industriale di Sant’Angelo in Vado, ove il giovane – dicono i militari – utilizzava una cuccia per cani come deposito dello stupefacente, nascondiglio delle confezioni di vari tipi di stupefacenti pronti per essere smerciati.
E nel pomeriggio di ieri sono scattate le operazioni di perquisizione personale, veicolare e domiciliare, che avrebbero consentito di rinvenire addosso al giovane, nella tasca interna del giaccone che indossava, un involucro contenente grammi 4,30 di marijuana, e nella cuccia per cani all’interno del box, chiuso con rete metallica e dotato di lucchetto, quattro panetti di hashish del peso complessivo di 388 grammi, avvolti in un nylon confezionato con scotch marrone da imballaggio. Sarebbero stati rinvenuti 8 grammi di marijuana in un barattolo di vetro appoggiati sul letto, ma anche due pezzi di hashish del peso complessivo di 8 grammi. Sotto le coperte poi sarebbe stata nascosta una busta in cellophane con 33 grammi di marijuana, mentre all’interno di un cassetto di un comò ci sarebbe stato un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento degli stupefacenti, tre involucri contenenti complessivamente 2,30 grammi di cocaina custoditi all’interno di un pacchetto di sigarette e la somma in contanti di euro 800, ritenuta provento di spaccio.
Lo stupefacente, il denaro ed il materiale utilizzato per il confezionamento della droga sono stati sottoposti a sequestro ed il 29enne tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio e tradotto presso la camera di sicurezza della compagnia ducale, in attesa del rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria del Tribunale di Urbino.
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