di Redazione

11 novembre 2012

RIMINI-FANO 1-1

RIMINI (3-5-2): Scotti 6; Brighi A. 6,5, Rosini 6,5, Vittori 6 (18′ st Marras 6); Gasperoni 5,5 (28′ st Palazzi sv) Spighi 6 (1′ st Valeriani 6) Maita 5, Brighi M. 5, Baldazzi 6; Zanigni 6, Morga 6. A disp.: Dini, Ferrari, Onescu, Maio. All. Drudi

FANO (5-3-2): Beni 7; Cazzola 6, Merli Sala 5,5, Romito 6,5, Cossu 6,5, Colombaretti 6,5; Urso 5,5 (39′ st Proia sv), Giannusso 6 Berretti 6,5; Allegretti 6 (23′ st Forabosco 6); Fabbro 5,5 (29′ st Marolda 6). A disp.: Proietti Gaffi, Bartolucci, Muratori, Evangelisti. All. Gadda.

ARBITRO: Di Martino di Teramo

MARCATORI: 38′ pt Berretti (F), 28′ st Zanigni (R)

NOTE: spettatori 700 circa, incasso non comunicato. ESPULSO: 48′ st Rosini (R ) per doppia ammonizione. AMMONITI: Cazzola (F) Rosini (R) Merli Sala (F) Colombaretti (F). Angoli 6-4. Recuperi: pt 0′, 4′

RIMINI – La cura Gadda funziona. Ma l’1-1 finale scontenta tutti. Il Fano torna da Rimini, dove in estate con Zeman aveva perso malamente, con un punto, diversi rimpianti ma anche una profonda carica di autostima. Per il Rimini, invece, è il quarto pareggio consecutivo in una stagione fin qui comunque avara di vittorie. Vuoi perché si tratta di uno scontro salvezza, vuoi per il momento delle due squadre, le emozioni sono rimaste sopite fino al 23′ quando su traversone di Spighi Cossu per poco non faceva la frittata su Beni. Subito dopo, su taglio di Baldazzi, era Romito a salvare sulla linea una mezza girata di Rosini. Ancora Rosini: sugli sviluppi di una punizione incornata a botta sicura e paratissima di Beni. Il Fano? Si vede al 38′ e lascia subito il segno: cross dalla destra, sbuca Berretti che deposita in rete esultando poi a più non posso. I ritmi tornano bassi nella ripresa e al Rimini basta un angolo per riagganciare i granata: palla arrotata da Baldazzi, ex di turno, e Zanigni di testa trova il pertugio giusto (1-1). L’Alma, allora, torna a pedalare a testa bassa presentandosi più volte davanti a Scotti. Nel grappolo di occasioni, però, quella più nitida  la sforna Marolda murato dall’estremo difensore dei romagnoli.

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