Piove ancora: fiumi sorvegliati e mura crollate

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13 novembre 2012

CARTOCETO – Giù come un castello di carte. Ieri, verso le 17.30, a Cartoceto sono crollati 15 metri di mura. A causare il cedimento – come rivelato da Fano Tv – le forti piogge che non accennano a smettere.

Due famiglie sarebbero state evacuate per precauzione, ma è la situazione nella quasi totalità della provincia a preoccupare. Dopo qualche ora di pausa, da un po’ ha ricominciato a piovere. Quasi 200 i millimetri di acqua caduti sul nostro territorio da domenica, con la conseguenza che i fiumi principali sono in piena e che diversi sono gli allagamenti veritifatisi.

“Il Candigliano al Furlo ha toccato i 380 metri cubi al secondo – recita la versione online del Carlino di oggi – attestandosi sui 300 nel pomeriggio. Sommati ai 300 del Metauro, fanno oltre 600 a valle di Calmazzo e quasi 700 alla foce. Dove le preoccupazioni erano per la nottata, con livelli in aumento. Nel 2005 — dati Enel — al Furlo si erano superati gli 800 metri cubi al secondo. Sono andate sott’acqua le classiche zone a rischio: la golena del Furlo e le aree golenali a monte, su fino a Cagli. Alla Ginestra scantinati e giardini di nuovo allagati (sconsolato Nico Giacomel: «Lo sapevano che arrivava la piena, e hanno tenuto l’invaso pieno»), le pompe della Protezione civile in azione nelle adiacenti residenze (costruite a due passi dall’alveo, peccato mortale), per ributtare nel Candigliano l’acqua che il fiume rigurgita oltre l’argine. Fatiche di Sisifo, quando il livello del fiume è più alto delle aree circostanti. Ieri pomeriggio mancavano 40 centimetri al superamento degli argini. Allagamenti anche a Sterpeti per lo stesso problema: il sovralluvionamento del fiume che si immette nell’invaso. Più giù la Protezione civile a sorvegliare ponti e argini, con alcune abitazioni evacuate. Desta preoccupazione la zona di Calcinelli, dove si è formato negli anni un isolotto di ghiaia in mezzo al Metauro, con tanto di alberi, mai rimosso. Problema analogo a tutti i corsi d’acqua, rimasti orfani di manutenzione in questi tempi di risorse azzerate. A Pesaro occhi puntati anche sul Genica”.

Già, il Genica. Attenzione in zona Santa Veneranda e Celletta, così come il Foglia in via Milano è quasi arrivato agli argini. Sperando che smetta il prima possibile.

Gli amministratori stanno monitorando attentamente la situazione. “La situazione dei fiumi si è stabilzzata – scriveva stamane Matteo Ricci, il presidente della Provincia, sulla sua bacheca Facebook – Non possiamo dire di essere ancora fuori emergenza ma le cose stanno gradualmente migliorando. Stamattina, dopo la riunione alla sala operativa, farò sapere aggiornamenti. Grazie a tecnici e volontari che stanotte hanno monitorato la situazione. Speriamo non riprenda a piovere come ieri…”. Purtroppo invece ha ricominciato.

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