di Redazione
15 novembre 2012
URBINO – Non chiamatela standing ovation. Non sarebbe il caso. Chiamatelo applauso a scena parte da parte di una platea entusiasta, e giustamente in piedi, per la lectio magistralis sullo stato di salute della lingua italiana tenuta da Andrea Camilleri. Lo scrittore è salito a Urbino e ha ricevuto la laurea honoris causa in lingue dell’Università di Urbino. Ha parlato di una lingua vilipesa. Puntando il dito su un nome preciso: “Monti dà il cattivo esempio con termini come spending review”. Tocco e toga per il creatore del commissario Montalbano e per l’attrice Monica Guerritore, che ha letto alcuni brani di Camilleri e ha ricevuto il sigillo di Ateneo per meriti artistici.
“A me la nostra lingua non sembra star molto bene e che non si faccia niente per curarla sicché le sue condizioni di salute peggiorano col trascorrere del tempo”. Così ha rimarcato lo scrittore ribacchettando il premier, pardon, il primo ministro: “Monti è il primo, certamente in totale buonafede, a collaborare a una più sottile e pericolosa e devastante forma di colonizzazione linguistica”. Che poi, quello che non si dice, è che alcuni termini inglesi vengono usati ad hoc che addolcire la brutale verità…
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