“Riduzione attività ospedaliere, non era questa la prospettiva di Marche Nord”

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15 novembre 2012

Da Massimiliano Nardelli, consigliere comunale Pdl, riceviamo e pubblichiamo

 

 

PESARO – Non si può non esprimere forte preoccupazione per il blocco operatorio e per l’accorpamento delle degenze deciso dai vertici dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord per il periodo compreso tra l’8 dicembre 2012 ed il 6 gennaio 2013.

Massimiliano Nardelli

Massimiliano Nardelli, consigliere comunale del Pdl

Massimiliano Nardelli, consigliere comunale PDL, sostiene che quanto previsto dal piano di riduzione delle attività ospedaliere per le festività natalizie non si addice assolutamente a quelle che devono essere le aspettative di sviluppo di un’azienda ospedaliera che si candidava a diventare punto di riferimento sanitario per la zona nord della nostra regione.

Da sabato 8 dicembre 2012 a domenica 6 gennaio 2013 verranno sospesi tutti gli interventi chirurgici programmati e verranno garantite solamente le prestazioni urgenti e le emergenze. Inoltre,verranno accorpate le degenze per i reparti chirurgia/urologia con 31 posti letto complessivi e ortopedia/neurochirurgia con 29 posti letto. La pediatria, presso il presidio di Pesaro, garantirà solamente le attività di neonatologia , pronto soccorso pediatrico e day hospital mentre i ricoveri ordinari saranno dirottati su Fano ad eccezione di 2 posti letto per eventuali urgenze presso il reparto di ostetricia.Infine, presso il dipartimento oncoematologico, la disponibilità di posti presso il reparto di ematologia verrà ridotto a 16 unità.

Decisioni come queste confermano le difficoltà di gestione da parte degli attuali vertici che non sembrano preoccuparsi dei bisogni e delle esigenze dei cittadini e che sembrano voler ridimensionare il progetto dell’integrazione funzionale tra i nosocomi di Pesaro e Fano che finora ha creato solamente enormi disagi e nessun vantaggio per la popolazione. Invece di preoccuparsi di risolvere i grossi problemi esistenti ancora nel CUP e ridurre i tempi per le liste di attesa, si prendono decisioni di sospensione delle attività operatorie per un mese che paralizzeranno l’attività del S.Salvatore e costringeranno molti utenti pesaresi a rivolgersi presso strutture ospedaliere limitrofe, anche fuori regione, con conseguenze negative per quanto concerne i costi per la mobilità passiva.

Non è sicuramente questa la prospettiva che si pensava per lo sviluppo della sanità nella nostra città e nella nostra provincia quando abbiamo votato in consiglio comunale il progetto Marche Nord. Sino ad oggi abbiamo avuto solamente problemi nella gestione del personale medico ed infermieristico, problemi di budget nei reparti, cittadini insoddisfatti e sindacati sul piede di guerra. Uno scenario che non si può considerare certamente idilliaco e che merita un autocritica da parte della Direzione generale, che in questi anni, pur avendo a disposizione professionisti eccellenti dal punto di vista medico, non ha ancora trovato il bandolo della matassa per risolvere i problemi ed anzi sta accentuando, con queste decisioni discutibili, il distacco dei cittadini dalla propria realtà ospedaliera.

Auspichiamo, pertanto, che nella prospettiva della creazione dell’ospedale unico provinciale, vengano risolte rapidamente le problematiche esistenti nei due nosocomi e non venga dimenticata la natura del progetto Marche Nord ovvero quello di costituire un polo ospedaliero di eccellenza nel nostro territorio al servizio dei cittadini della regione e di quelle limitrofi.

 

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