20 novembre 2012
PESARO – L’acronimo sembra un gioco, pm. Che sta a significare Pentathlon Moderno, ma anche pubblico ministero.
Il quotidiano La Repubblica, a pagina 62, ultima di sport, annuncia che “A seguito dell’inchiesta di Repubblica “La casta nello sport”, la Procura di Roma ha avviato un’indagine sulla Federazione Italiana Pentathlon Moderno. Nel mirino del pm Mario Palazzi (che non ha ancora formalizzato ipotesi di reato né indagati) è finito il nuovo centro federale da 8 milioni di euro che dovrebbe sorgere a Pesaro, la foresteria e il vecchio centro sportivo di Montelibretti”.
Così, nel settembre 2011, nel portate web dell’amministrazione, il Comune di Pesaro presentava il progetto:
“Dopo l’inaugurazione del polo calcistico di via Togliatti – avvenuta il 21 settembre – è stato presentato il progetto di costruzione del “Centro nazionale di pentathlon” nel luogo dove fino ai primi anni 2000 sorgeva la piscina comunale. Si tratta di un complesso sportivo compreso tra via Togliatti e via Paganini che verrà intitolato al nuotatore Adriano Facchini. Si parla di un investimento di 7,6 milioni di euro a carico della federazione italiana di pentathlon moderno (Fipm), di cui il pesarese Lucio Felicita è da anni il presidente, con una durata dei lavori tra i 15 e i 18 mesi dalla data – piuttosto prossima – di partenza dei lavori. Nei giorni scorsi la dirigente del Servizio Patrimonio Cinzia Orlando ha firmato la determina utile al passaggio del diritto di superficie (durata 40 anni con eventuale proroga di altri 40) dal Comune alla federazione dei pentatleti. L’impianto comprenderà una piscina regolamentare della lunghezza di 25 metri, una palestra per la scherma e una per il fitness, uno spazio per il tiro con l’arco e con la pistola laser (silenziosa). Il Comune contribuirà al mantenimento del Centro con 75mila euro all’anno per 40 anni. Va rilevato che l’impianto precedente, ovvero la piscina “Cassiani”, costava alle casse comunali circa 100mila euro all’anno, parametrati sul valore del denaro di circa dieci anni fa..”
Lucio Felicita, ex atleta, da anni presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno, dopo la pubblicazione dell’inchiesta de La Repubblica, si era trincerato nel consueto riserbo, annunciando, però, querele. Mentre gli amministratori comunali avevano individuato nell’inchiesta un attacco alla città di Pesaro. Perché mai il quotidiano diretto da Ezio Mauro dovrebbe avercela con Pesaro non si riesce a capire. In ogni caso, ci si augura che l’inchiesta della Procura di Roma faccia luce sulla vicenda per evitare qualunque speculazione su un centro federale che potrebbe essere utile anche ad altri sport praticati in città.
In questo contesto, però, è doveroso ricordare che un centro federale a Pesaro non è un capriccio di Lucio Felicita o dell’amministrazione comunale, perché Pesaro è “città del pentathlon moderno”: qui sono cresciuti atleti che hanno onorato una magnifica disciplina, a iniziare dal presidente federale per proseguire con il dottor Piero Benelli, medico sportivo della Scavolini Basket, azzurro negli anni d’oro di questa disciplina. E qui si sono allenati campioni quali Daniele Masala e Carlo Massullo che vinsero, rispettivamente, la medaglia d’oro e quella di bronzo nella gara individuale, ma anche l’oro a squadre alle Olimpiadi di Los Angeles (1984).
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