di Redazione
22 novembre 2012
PESARO – Settimo trimestre consecutivo in calo per il settore del mobile pesarese: nel periodo luglio-settembre 2012, infatti, la produzione ha segnato -2,6% e le vendite totali -5,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E’ quanto emerge dall’indagine del centro studi di Confindustria Pesaro Urbino, che ha reso noti i dati relativi al terzo trimestre di quest’anno alla vigilia dell’incontro annuale dei Giovani Imprenditori di FederlegnoArredo, in programma domani mattina al Teatro Rossini di Pesaro.
Il dato della produzione è condizionato da un peggioramento in tutti i comparti, tranne in quello dei mobili in genere. “Si tratta di un’ulteriore frenata – ha spiegato Filippo Antonelli, presidente del Gruppo Mobili della Confindustria pesarese e presidente nazionale dei G.I. di FederlegnoArredo – anche se più lieve di quanto è stato riscontrato sia a livello Marche, dove il calo è stato del 4,9%, che a livello di media italiana, dove c’è stata una flessione decisamente più consistente, sia nel comparto del legno (-13,5%), che del mobile (-12,2%)”. Antonelli ha anche sottolineato che “i dati sulla diffusione confermano il permanere di un quadro difficile, visto che è salita fino al 60% la quota di mobilieri che hanno registrato livelli produttivi in flessione”.
Quanto all’attività commerciale, il terzo trimestre 2012 ha portato una marcata flessione sul mercato interno (-8,3%) e un evidente recupero sul mercato estero (+5,3%), che però non è bastato a equilibrare le perdite. Secondo il centro studi di Confindustria Pesaro Urbino, “oltre il 53% degli imprenditori oggetto del campione ha sperimentato diminuzioni significative dei propri livelli di vendita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Situazione migliore, invece, per l’export, dove gli imprenditori che hanno sperimentato un aumento del fatturato sono passati dal 29% della precedente rilevazione al 40% di quella attuale.
Le previsioni dei mobilieri pesaresi riguardo alle vendite nei prossimi mesi sono orientate al permanere di un quadro difficile per il mercato interno, mentre si prevede un miglioramento dell’export.
La situazione “ancora complicata” del settore del mobile si riflette sui livelli occupazionali: la variazione tra luglio e settembre è risultata pari a -0,5%, mentre risultano raddoppiate, rispetto al terzo trimestre 2011, le ore autorizzate di cassa integrazione, passate da 907 mila a 1,8 milioni. “Una crisi che perdura – ha fatto notare Antonelli – visto che nel solo mese di ottobre di quest’anno, le ore di Cig ordinaria sono state 17.240, quasi la metà di quelle registrate a settembre, ma pur sempre un dato significativo”.
Quanto ai prezzi di vendita, quelli del mobile sono stati stabili rispetto al trimestre precedente sia sul mercato interno che sul mercato estero, mentre sono cresciuti ancora i costi per l’acquisto delle materie prime, in aumento – rispetto al trimestre precedente – sia sul mercato interno (1%), che sull’estero (1,8%). Ancora più significativo è l’incremento dei costi considerati anno su anno :+4% sull’interno e +4,5% all’estero.
Nella nostra provincia, infine, le imprese attive nel settore del legno e arredamento al 30 settembre 2012 erano 1.418 (994 del mobile e 424 del legno), -2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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