22 novembre 2012
PESARO – Da una pretendente allo scudetto a una rivale nella lotta per non retrocedere. Cambiano le avversarie, non l’obiettivo: fare punti. Con una differenza, che può anche essere importante: contro la chebolletta Cantù, domenica scorsa, la squadra leggera di testa, avendo poco da perdere, era la Scavolini Banca Marche; domenica sarà la Juve Caserta, che arriverà a Pesaro con 6 punti, 2 in più dei cucinieri. Chi l’avrebbe detto dopo tre giornate di campionato. Oggi, però, la Vuelle è impegnata nel “suo” campionato, che ha la salvezza quale unico vero obiettivo.
“Ed è una partita – commenta coach Ticchi nella consueta conferenza stampa del giovedì – contro un’avversaria che ha identico obiettivo. Come noi, Caserta ha perso qualche giocatore, ma – vista in video – gioca con dedizione, voglia di fare bene, sostenuta da un nucleo italiano importante. E’ una squadra che difende bene, per questo va affrontata con grandissima attenzione… Akindele (un ex; ndr) è un importante riferimento dentro l’area. Il pacchetto dei lunghi è decisamente più grosso del nostro; ovremo essere bravi a chiudere bene l’area per non subirli. Veniamo da cinque sconfitte, sarà molto importante invertire il trend”.
Uno dei punti di forza dei casertani è Marco Mordente, 34 anni il prossimo 7 gennaio, esordio in serie A nel 1996 (Stefanel Milano), uno scudetto a Treviso.
“Vanta una grande esperienza, merita il massimo rispetto: dobbiamo impedirgli di esprimere il suo talento”.
Si diceva della loro oggettiva maggiore tranquillità…
“Caserta ha vinto partite importanti (tre su quattro in casa, l’ultimo scalpo è della Virtus Bologna, ma in trasferta ha sempre perso; ndr), quindi può giocare con tranquillità, sapendo che avrà presto nuovi inserimenti, rinforzi. Noi dovremo essere bravi a sfruttare al meglio l’ambiente, il tifo, il nostro palazzo dello sport e da questi prendere tutta la carica possibile”.
Confidate nel fattore campo?
“Ai ragazzi ripeto spesso quanto è importante giocare con questa maglia. Sentiamo e sappiamo che i nostri tifosi ci tengono tanto, faremo di tutto per ricambiare”.
Più tranquilli, ma con due stranieri in meno…
“Può essere un vantaggio in più, sulla carta, ma la carta non conta, deciderà il campo e noi dovremo fare una prestazione ricca di energia e mostrare al nostro pubblico che vogliamo dargli qualche soddisfazione… Però dovremo essere bravi a giocare senza che i ragazzi avvertano un peso; l’obiettivo deve darci più stimoli che pressioni”.
Dal punto di vista tecnico è necessario ritrovare l’attacco partendo da una migliore difesa.
“Sì, perché anche domenica scorsa, giocando in velocità, siamo riusciti ad avere buone percentuali; meno dal gioco a metà campo. Dobbiamo continuare a cercarci senza perdere palloni; contro Cantù siamo stati bravi in questo aspetto. Ora cerchiamo il timing giusto per creare vantaggi da sfruttare al meglio. Ma tutto parte dall’energia giusta e da una difesa concentrata al massimo che consenta il meno possibile all’attacco avversario”.
Come state vivendo mentalmente un periodo così difficile?
“Durante la settimana si vede che è un momento non positivo. E’ chiaro che le sconfitte non regalano ai ragazzi sorrisi e serenità. Ma tutti si impegnano con grande attitudine e sanno che ognuno deve dare di più per ottenere risultati positivi”.
Nel consueto pranzo settimanale tra proprietà e dirigenti, è arrivato un messaggio di fiducia: non si cambia, panchina e giocatori.
“Sono parole che aiutano la continuità del lavoro che si sta facendo, parole che sono state molto apprezzate. La fiducia fa sempre bene, è molto bella”.
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