24 novembre 2012
PESARO – Una presenza impalpabile (9 set nelle precedenti 5 partite della Foppapedretti, che pure era arrivata tre volte al tie-break e, prima di Pesaro, di set ne aveva giocati 23), una sorprendente esplosione sul taraflex del PalaCampanara. Quando Lavarini l’ha mandata in campo al posto di Valentina Diouf, migliore realizzatrice del campionato, di Blair Brown, ventiquattrenne di Purcellville, ricordavamo solo che era omonima di un’attrice statunitense. Non ricordavamo – colpevolmente – che aveva giocato in A1, alla Riso Scotti Pavia (2010/11), ma non aveva lasciato memorie indelebili, se è vero che la stagione successiva era andata in Portorico, all’Indias de Mayagüez. In passato, però, aveva vinto quattro campionati statunitensi con Penn State.
Brava Bergamo a riportarla in Italia, bravo coach Lavarini a decidere, venerdì sera, che era arrivato il momento giusto per la ragazzona della cittadina della Virginia, il cui sito istituzionale – The Town of Purcellville – ricorda che il prossimo 12 dicembre inizierà un corso, riservato a ragazze sopra i 14 anni, di autodifesa femminile. Blair non ne ha bisogno, sa difendersi da sola, se è vero che ha chiuso la sua prova con 6 muri. Brava. E sorprendente, se pensate che in precedenza aveva giocato 9 set, totalizzando 2 muri. Ai muri ha aggiunto 18 punti, per un totale di 24, mentre prima di mettere piede a Pesaro era ferma a 11, in 5 partite, in 9 set.
“Loro si sono rivelate la squadra forte che ci aspettavamo, molto completa, difficile da mettere in difficoltà in battuta perché ha un’ottima linea di ricezione, una palleggiatrice molto brava e attaccanti altrettanto bravi a gestire colpi di palla alta…” commenta l’allenatore pesarese Andrea Pistola.
Tutto vero, ma forse queste evidenti qualità non sarebbero bastate se…
“Hanno pure trovato questa ragazza americana che non avevamo mai visto giocare e invece è stata fenomenale. Tanto di cappello. Noi avevamo preparato la partita sulla Diouf, che in effetti è andata un po’ in difficoltà, ma poi è sbucata la Brown, che è stata quasi immarcabile. Ci ha creato molte difficoltà. E purtroppo anche con Bergamo abbiamo confermato le difficoltà a mettere la palla a terra…”. Non è una novità, per la Kgs, che deve lottare sempre al massimo per tenere il campo.
I numeri della sfida con Bergamo raccontano, però, che le schiacciatrici si sono equivalse, verso il basso, se è vero che Diouf e Di Iulio, la coppia regina della serie A1 per punti realizzati, hanno chiuso con 11/59 (2/11 e 9/48) che fa il 18,64% , mentre Moreno Pino e Tirozzi hanno totalizzato 17/82 (20,7%). E se Muresan e Blagojević hanno (più o meno) pareggiato i conti (10 punti la romena, 11 la serba), a decidere è stata Brown. Sì, perché il prodotto delle centrali è stato favorevole alle colibrì (Gibbemeyer + Chirichella + Manzano hanno portato a casa 29 punti; Crimes, Devetag e Zambelli 21) e la differenza a muro (17 a 11 per le orobiche) l’ha fatto ancora la ragazza della Virginia. E la panchina più lunga a disposizione di Lavarini, che ovviamente – come faranno tutti i coach avversari per tutta la stagione – ha dato ordine di battere su Tirozzi.
Valentina ha schiacciato decisamente male (3/38 per un mediocre 8%, con 4 errori e 5 muri subiti 5), ma non è facile attaccare dopo avere ricevuto 47 volte, commettendo un solo errore, anche se è quello che ha influito decisamente nel risultato del terzo set. Quando Pesaro – con una bella serie al servizio di Kenny – si era riportata a meno 1, un errore in battuta e l’ace successivo di Di Iulio su Valentina hanno riportato il punteggio decisamente verso Bergamo.
“Ciò che lei sottolinea incide notevolmente – conferma Pistola –perché tutte le squadre lavorano così e noi, purtroppo, abbiamo solo due giocatrici che ricevono. Nessuno batte su Monica (De Gennaro; ndr), tutti cercano Valentina per sovraccaricarla di lavoro”.
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