di Redazione
27 novembre 2012
PESARO – La Gazzetta Ufficiale pubblica il Decreto di attuazione dell’articolo 62 relativo ai tempi di pagamento dei prodotti agricoli ed agroalimentari che, tra l’altro, stabilisce che ai fini del rispetto del comma 3 della legge che detta i termini di pagamento di 30 giorni per i prodotti deperibili e di 60 per gli altri alimenti, il venditore deve “emettere fattura separata per cessioni di prodotti assoggettate a termini di pagamento differenti”.
Essendo sotto Natale viene da pensare al povero operatore commerciale al quale un ufficio ordina un pacco dono di composizione standard: vini o champagne, cotechino, panettone, ed un oggetto qualunque.
Siamo di fronte a 4 diversi termini di pagamento e quindi occorrono 4 fatture per una confezione che magari costa 20 euro:
• Vini: si applica la legge n. 28 del 1999 PAGAMENTO A 60 GIORNI DALLA CONSEGNA DELLA MERCE
• Cotechino/Zampone: prodotto deteriorabile : PAGAMENTO A 30 GIORNI DECORRENTI DALL’ULTIMO GIORNO DEL MESE DI RICEVIMENTO DELLA FATTURA
• Panettone: prodotto non deteriorabile: PAGAMENTO A 60 GIORNI DECORRENTI DALL’ULTIMO GIORNO DEL MESE DI RICEVIMENTO DELLA FATTURA
• Oggetto: si applica il D.lgs 192/2012 : PAGAMENTO A 30 GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA FATTURA, SALVO DEROGA.
“Il colmo dell’ironia – commenta la Fipe-Confcommercio di Pesaro e Urbino – si rinviene nel titolo della legge che contiene l’articolo 62: “ DISPOSIZIONI URGENTI PER LA CONCORRENZA, LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE, LA COMPETITIVITA’, MEGLIO CONOSCIUTO COME DECRETO LIBERALIZZAZIONI “.
Per questo motivo la Fipe-Confocmmercio si è rivolta alla Commissione Europea denunciando il contrasto dell’art. 62 con la normativa europea.
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