28 novembre 2012
PESARO – Dobro Došli gospod Zare. Benvenuto a Pesaro, alla Vuelle. E auguri. Ne avrà bisogno.
Come anticipato in mattinata e pochi minuti fa, Zare Markovski, macedone di Skopje, 52 anni, è il nuovo allenatore della Scavolini Banca Marche. La trattativa – iniziata martedì – subito dopo l’esonero di Giampiero Ticchi, si è conclusa in serata, quando Markovski è giunto in città dopo avere viaggiato in auto da Milano.
Non è stato un viaggio tranquillo, quello del coach macedone ma italiano d’elezione, perché il telefono ha squillato a lungo. Pare lo chiamassero anche dal Veneto, da Venezia. In Laguna vive ore difficili coach Mazzon, la cui panchina è fortemente a rischio e potrebbe saltare se l’Umana – costruita per un campionato di vertice e onestamente, roster in mano, inferiore solo alle tre di Eurolega, ma con soli due punti più della Vuelle – dovesse perdere il prossimo incontro.
In serata, la firma che ha tagliato la testa al toro di ogni timore. Già, perché abbiamo ipotizzato che, giunto a Bologna, Markovski potesse scegliere l’A13 – per Padova – anziché l’A14 per Pesaro.
Non è andata così e ci risulta che l’allenatore che vanta una lunghissima esperienza sia motivato a fare bene. Così ce lo descrivono i suoi amici milanesi.
Cresciuto nel Rabotnički Skopje, squadre dove ha giocato e allenato, è stato portato in Italia dalla Dinamo Sassari (1991). Poi ha guidata Reggio Emilia, quindi gli svizzeri del Bellinzona, poi un’altra squadra macedone, l’MZT Skopje. Per due stagioni alla guida della Macedonia, quindi un campionato in Turchia (Darüşşafaka) e tre anni ai Lugano Tigers. A riportarlo in Italia ci pensala Scandone Avellino, dove fa bene dal 2002 al 2005 tanto da meritare la chiamata della Virtus Bologna. Da Bologna a Milano. Poi è di nuovo Avellino, Limoges e la scorsa stagione – negativa – alla Biancoblù Bologna. Ora è a Pesaro. E – incredibile a dirsi – prima delle ore 20 la sua voce su Wikipedia era stata già aggiornata con la bandiera bianca e rossa di Pesaro.
Dunque, la Vuelle ha puntato su Markovski, ma la sensazione è che la società dovrà mettere mano al roster per consentirgli di proporre il suo basket, del tutto particolare. Se Ticchi ama il “triangolo”, Markovski predilige un basket creativo, con una filosofia tutta sua. E’ un gran lavoratore e soprattutto un convinto sostenitore della disciplina. Come sa bene Crosariol, che l’ha avuto alla Virtus Bologna ed ha rilasciato al collega Mirko Facenda parole di apprezzamento per il nuovo coach.
Di sicuro, Markovski è una persona tutta d’un pezzo, anche se c’è chi dice che divide: o si ama o si detesta. Noi conosciamo solo persone che lo amano, o che comunque lo stimano. Uno è Lucio Zanca, già general manager della Vuelle, genero di Valter, con il quale Markovski ha lavorato a Bologna e Milano. “Io non posso che essere contento per lui – ci ha detto poco fa – perché è un amico, ma sarei stato contento anche per altri allenatori, a partire da Pancotto”.
La presentazione ufficiale è in programma alle ore 14,45 di giovedì all’Adriatic Arena.
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