7 dicembre 2012
PESARO – Non bisognerebbe vivere sempre del passato, specialmente quando le cose non vanno per il verso giusto, ma senza tornare indietro ai tempi di D’Antoni e Meneghin, Pesaro-Milano è pur sempre stata la semifinale scudetto di sei mesi fa e ricordarsi le emozioni vissute dentro un Adriatic Arena quasi completamente esaurita viene naturale.
Ormai anche i più distratti avranno capito che la festa è finita e lunedì sera si andrà all’astronave con la speranza di vedere qualche timido segnale di ripresa in una Vuelle che non vince da sette turni e che è seriamente candidata a rimanere in fondo alla classifica se i due acquisti promessi dalla società non riusciranno a cambiare questo trend negativo. La settimana è trascorsa tra una ridda di nomi più o meno plausibili, specialmente per il nuovo play che prenderà il posto di Reggie Hamilton, ma anche se i tifosi vorrebbero tutto e subito ci sembra saggia la scelta di aspettare qualche giorno per evitare di commettere lo stesso errore fatto con l’ingaggio di Denis Clemente, preso in corsa e destinato a finire ai margini delle rotazioni. Offerto Ivan Zoroski che a Venezia non sta combinando molto e non sembra in grado di cambiare l’assetto della Scavolini Banca Marche, il serbo sarebbe un ottimo cambio del playmaker titolare, ma affidargli le chiavi della squadra sembrerebbe una scelta rischiosa. Brian Chase rimane il miglior acquisto per il rapporto qualità-prezzo, anche se un Morris Finley al 100% fisicamente sarebbe il top, ma le condizioni dell’ex Siena e Milano non sembrano dare fiducia. Si è parlato anche di un ritorno di Jumaine Jones, ma crediamo che l’ala americana volesse solamente forzare la mano alla società israeliana ed appena le sue richieste sono state accettate è tornato prontamente nelle fila del Bnei Herzliya.
Realisticamente non sarà semplice rompere un digiuno che dura dal 14 ottobre affrontando una corazzata come l’E7 Emporio Armani che, pur tra tanti alti e bassi, rimane una formazione da dieci milioni di euro di budget, ma qualche segnale di vita la Vuelle dovrà darlo ai suoi tifosi per non uscire ancora travolta da una giustificata bordata di fischi.
LA PARTITA DELLA SETTIMANA
Scavolini Banca Marche Pesaro – E7 Emporio Armani Milano
Lunedì 10 dicembre – ore 20.30 – Adriatic Arena di Pesaro
L’AVVERSARIA
Difficile credere che dopo dieci giornate Milano abbia gli stessi punti di Caserta, ma con il 50% di vittorie la squadra di Sergio Scariolo può essere definita la vera delusione della stagione, in un campionato che avrebbe dovuto dominare dall’inizio alla fine con le inseguitrici a prenderne solamente la targa. Ma non tutto è filato per il verso giusto nell’EA7 Emporio Armani con tante personalità forti che non sono ancora riuscite a convivere e con lo stesso ex coach della nazionale iberica che fatica a ritrovare lo smalto dei tempi belli.
Lo starting five è composto dal play macedone Omar Cook, non un mostro di continuità ma più che valido per il campionato italiano, la guardia è Keith Langford, stella di valore europeo che arriva a Pesaro con qualche acciacco fisico, da ala piccola parte Malik Hairston mentre sotto canestro il greco Fotsis è affiancato dall’ex Maccabi Richard Hendrix.
Play: Gianluca Basile, Guardia: Rok Stipcevic, Ala Piccola: Alessandro Gentile, Ala grande: Nicolò Melli, Centro: Ioannis Bouorousis. Quello che sarebbe un ottimo quintetto che potrebbe puntare tranquillamente ai playoff è solamente una parte della panchina milanese alla quale bisogna aggiungere anche Giachetti e David Chiotti. Difficile trovare dei punti veramente deboli nello squadrone milanese.
IL MOMENTO DELLE SQUADRE
Zare Markovski prima di firmare con la Vuelle si è assicurato delle intenzioni societarie di muoversi sul mercato con l’acquisto ormai obbligatorio di un playmaker, ma soprattutto di poter ingaggiare anche un “numero quattro”, ruolo scoperto dalla “fuga” verso Montegranaro di Valerio Amoroso. Dopo un paio di allenamenti il coach macedone si è convinto dell’utilità di un nuovo acquisto per rinforzare Pesaro sotto canestro, anche se questo comporterà il taglio di un onesto mestierante come Lamont Mack. In un mondo perfetto l’ideale sarebbe poter tenere Mack per la panchina con l’inserimento di un’ala grande capace di giocare anche spalle a canestro e che garantisca almeno 5-6 rimbalzi, rimanendo dentro il regolamento che ti permette di schierare fino a cinque stranieri, ma purtroppo è impensabile comprare senza vendere nell’economia pesarese stagionale e da qualche giorno Montini sta cercando di piazzare il numero 15 biancorosso, unica operazione che permetterà alla Vuelle di trovare le risorse per affrontare il doppio acquisto. Per adesso sembrano salvarsi dall’epurazione Denis Clemente e Antwain Barbour, più per motivi economici che tecnici: il play costa relativamente poco per metterlo in discussione, sicuri che per quella cifra nessun giocatore di maggior valore verrebbe a Pesaro, l’ala americana è tranquilla per il motivo opposto, essendo il più pagato dei biancorossi e il più difficile da piazzare in giro per l’Europa.
Con Milano ci saranno ancora Hamilton e Mack, anche se non sappiamo con quale stato d’animo scenderanno sul parquet, ma dalla settimana prossima dovranno arrivare obbligatoriamente le due nuove pedine, anche per approfittare in pieno dei dieci giorni di sosta concessi dal calendario per l’All Star Game di domenica 16. Il 23 la Scavolini Banca Marche sarà di scena a Cremona e sarà tassativo arrivarci al gran completo.
Milano sbarcherà a Pesaro dopo una settimana di ritiro forzato causato dalla terza sconfitta casalinga subita in stagione domenica scorsa contro Sassari. Stasera Scariolo è atteso da un match chiave per il cammino milanese in Eurolega. Se non arrivasse la vittoria contro lo Zalgiris si aprirebbero scenari imprevisti ad inizio stagione.
IL DUELLO CHIAVE
Daniele Cavaliero vs Omar Cook
In attesa del nuovo playmaker, il triestino ha l’occasione di confrontarsi con un play di Eurolega e cercare di limitare il numero di palle perse, specialità che lo vede al secondo posto nella relativa classifica dietro al solo senese Bobby Brown. Con un regista di livello al suo fianco Cavaliero potrà tornare ad un minutaggio più consono.
UN PO’ DI NUMERI
Statistiche individuali
Daniele Cavaliero secondo nelle palle perse, Antwain Barbour sesto nelle palle recuperate, Andrea Crosariol terzo nella percentuale da due, ottavo nelle stoppate, nono nei rimbalzi totali.
Pesaro
Seconda nelle palle perse, terza nei recuperi, quartultima nella percentuale ai liberi e penultima nei punti realizzati.
Non credo ci sia molta storia con Milano, Pesaro ora piú che mai é squadra senza spina dorsale e nonostante Milano non abbia ancora trovato la quadratura ugualmente sará un successo perdere tra 10 e 15 punti.
Sará durissima, ma se Pesaro ha intenzione di cambiare é bene che non perda troppo tempo.