di Redazione
9 dicembre 2012
dal Massimiliano Nardelli, consigliere comunale Pdl, riceviamo e pubblichiamo:
Non può rimanere inascoltato il grido di dolore dei vertici della Biblioteca Oliveriana che chiedono solamente di essere messi in grado di poter continuare a svolgere il proprio lavoro in modo dignitoso in quello che rappresenta, per la città di Pesaro, il punto di riferimento culturale per eccellenza.
Massimiliano Nardelli, consigliere comunale, sostiene che sono anni che i problemi strutturali della Biblioteca Oliveriana sono nell’agenda dell’Amministrazione comunale dalla quale sono arrivate solamente tante promesse ma nessun aiuto concreto.Non si capisce come i nostri amministratori locali possano mostrare tanta indifferenza verso un patrimonio culturale che tante città vorrebbero avere e che farebbero a gara per valorizzare mentre da noi ci si occupa di questa struttura solamente quando bisogna fare il resoconto dei danni subiti in seguito agli allagamenti ed alle alluvioni.
Inoltre è necessario sottolineare il grosso volano che l’Oliveriana potrebbe rappresentare per il turismo culturale della nostra città che oggi viene sfruttato a pieno regime solo per 20 giorni all’anno, durante il Rof, quando invece potrebbe essere esteso a periodi ben più lunghi se solo si avesse la giusta attenzione verso i tesori che il nostro territorio puo’ offrire ai visitatori.
È’ arrivato il momento che gli enti che partecipano attivamente al bilancio dell’Oliveriana, Comune, Provincia e Regione, creino un tavolo istituzionale per cercare di elaborare un progetto comune per risolvere i problemi strutturali e nel contempo garantire il regolare proseguimento dell’attività.Infatti, questo stato di incertezza sulle condizioni della struttura e sulla disponibilità di finanziamenti blocca anche la progettualità futura di un ente che deve essere considerato una risorsa per la nostra città e non un problema.
Non vorremmo che si concretizzasse il rischio, più volte paventato, di una chiusura a tempo indeterminato della struttura per inagibilità con conseguente blocco di tutte le attività. Questo sarebbe una clamorosa sconfitta che la città non può permettersi.
Ecco perché occorre essere vicini ai vertici dell’ente e creare le condizioni politiche e finanziarie per riportare a nuova vita la Bilblioteca Oliveriana.
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