di Redazione
11 dicembre 2012
ROMA – Sciopero confermato. Dalle 19 di domani sera alle 7 di venerdì 14 dicembre benzinai chiusi per quanto riguarda la rete ordinaria. In autostrada la sospensione del servizio sarà dalle ore 22 di stasera alle 22 di giovedì 13. La conferma dai sindacati di categoria – Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc-Anisa Confcommercio – al termine di un incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo economico.
Il garante degli Scioperi ha ricordato i servizi minimi da garantire, così come previsti dalla relativa regolamentazione di settore. Per la rete urbana ed extraurbana, dovrà essere mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50% degli esercizi aperti nei giorni festivi secondo i turni programmati. Per la rete autostradale le stazioni di servizio in funzione dovranno rimanere aperte in misura non inferiore a una ogni 100 chilometri.
Gli addetti alla distribuzione dei carburanti non potranno effettuare scioperi nei giorni delle festività natalizie, compresi tra il 20 dicembre ed il 6 gennaio, anche se le associazioni dei gestori hanno già proclamato il “no rid day”, agitazione attraverso la quale ciascun gestore manderà “insoluto” il pagamento di una fornitura di carburanti, a titolo di parziale anticipo sull’adeguamento della propria remunerazione, in un giorno a scelta tra il 21, 22 e 23 dicembre prossimo. Le compagnie hanno risposto minacciando il mancato rifornimento degli impianti, con conseguenti possibili interruzioni del servizio.
Per la settimana tra Natale e Capodanno i gestori preannunciano invece il rifiuto del pagamento con moneta elettronica, carte di credito e bancomat, “per protestare contro la pratica delle banche di sostituire la commissione sui rifornimenti fino a 100 euro – abolita per legge – con altre voci di costo a carico dei gestori”.
I MOTIVI DELLO SCIOPERO
Al centro della vertenza ci sono la contrattazione con le compagnie petrolifere per il rinnovo dei contratti scaduti, le nuove tipologie contrattuali, la crisi dei consumi sulla rete autostradale, la ristrutturazione della rete di distribuzione nel quadro di una riduzione del numero degli impianti, i costi dell’utilizzo della moneta elettronica per i rifornimenti. Insomma più d’una ragione di malcontento per uno sciopero che colpirà tutti gli utenti della strada.
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