Dai placcaggi alle pecore alla sfida alla capolista. Ulissi ritrova la meta e cambia obiettivo stagionale

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12 dicembre 2012

Diego Ulissi al placcaggio

Diego Ulissi al placcaggio

PESARO – “Se vinciamo la partita contro Perugia mi presento alla cena natalizia di squadra vestito da ragazza pon pon”. Diego Ulissi, centro da tre stagioni della Guidi Impianti Pesaro Rugby, classe ’88, è un vulcano di energia, “sempre in cerca di una ragazza che mi placchi”, e incapace di trattenere l’entusiasmo per il momento che sta vivendo la squadra, seconda in classifica e impegnata domenica alle 14.30 al Toti Patrignani contro la capolista. “Domenica spacchiamo tutto – racconta col suo simpatico accento fermano – Sarà una grande partita, la ciliegina sulla torta per quello fatto sin qui, indipendentemente da come andrà. Mi sento però che vinceremo. Dopo due anni in cui in pochi ci davano fiducia, ora stiamo facendo vedere il nostro valore”.

Domenica scorsa per lui il ritorno alla meta, dopo un non breve periodo di astinenza: “Sapevamo che sarebbe stata dura, ma ero molto carico. Son davvero felice di aver segnato, non tanto per me, ma perché ho aiutato la squadra a salire ancora in classifica. Non scherzo dicendo che mi va benissimo fare meno mete, se la squadra gira così bene”.

Ulissi, grande placcatore e veloce trequarti, è uno dei punti fermi della squadra, nonostante una spalla al momento malmessa e tanti giovani pronti a rubargli il posto: “E’ incredibile come la competizione che si poteva respirare quest’anno a inizio stagione nello spogliatoio si sia trasformata in energia positiva per la squadra. Oltre che con i vecchi compagni, sto molto bene anche con Sabanovic, Boccarossa, Paletta. So che lavorando insieme possiamo crescere ancora e so che se non vado in campo posso comunque stare tranquillo perché chi mi sostituisce è ancora più forte e contribuisce a fare grande la Pesaro Rugby”.

Parole davvero sincere nonostante Diego sia di Fermo, città dove si è innamorato di questo sport: “Io ho sempre vissuto in campagna, immerso nella natura. Basta dire che da piccolo giocavo con gli animali, mi divertivo a placcare le pecore. Ovvio che poi quando a 15 anni ho scoperto il rugby mi sono appassionato a questo sport”.

Nonostante una scoperta tardiva di questo sport, Diego ha bruciato velocemente le tappe crescendo nell’Amatori Fermo e arrivando poi a Pesaro, dove oggi vive in casa rugby con gli altri due ragazzi di fuori, Giovanni Barbato e Mattia Martinelli, anche loro protagonisti di una Guidi Impianti che punta al massimo: “A Piacenza che è terza in classifica siamo senza dubbio superiori. Lo abbiamo dimostrato sia con i trequarti che con la mischia, che fra l’altro non era al completo. Abbiamo trovato il giusto feeling e nel secondo tempo abbiamo dimostrato di meritarci la vittoria. Li abbiamo sterminati. Ora vediamo come è questo Perugia”.

Visto che l’obiettivo iniziale della squadra era la salvezza, ora la squadra dovrà solo cercare di non rilassarsi troppo: “E’ un timore reale. Spero che i tecnici saranno abbastanza bravi da far capire a tutti che ormai gli obiettivi stagionali sono cambiati. Alcuni si sono già tarati sui nuovi traguardi, altri ancora no. Io ovviamente sono fra i primi”.

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