14 dicembre 2012
PESARO – Adesso dobbiamo solo capire con quale assetto giocherà la nuova Vuelle di Markovski. Dal punto di vista regolamentare, l’ingaggio di Tarence Kinsey non comporta grossi cambiamenti: con il taglio di Reggie Hamilton rimangono sempre quattro gli stranieri a referto della Scavolini Banca Marche e ci sarebbe sempre lo spazio per il quinto che, se tutte le tessere del domino si incastreranno, dovrebbe essere Rok Stipcevic in uscita da Milano. Il Fenerbache di Pianigiani si è qualificato per le Top 16 d’Eurolega battendo Cantù nello spareggio, ma J.R. Bremer non ha messo piede in campo e il suo ritorno alla corte di Scariolo sembra sempre più probabile, con Omar Cook che ha un contratto talmente ingombrante da non essere piazzabile, il candidato a lasciare Milano sarà dunque il play croato che Pesaro ha richiesto ufficialmente.
Se ne saprà di più nel weekend, ma è chiaro che Montini punta forte su Stipcevic per completare un quintetto che, a meno di clamorose rinunce, sarà composto dallo sloveno, dal nuovo arrivato Kinsey, da un Barbour con qualche responsabilità in meno, da Lamont Mack che si è meritato la riconferma dopo le ultime belle prestazioni e da Andrea Crosariol, unico italiano rimasto nello starting five, avendo ormai dato per scontata la rinuncia a contendere a Bologna il premio per il maggior utilizzo di atleti nostrani.
Se l’ultimo visto rimasto sarà speso per Stipcevic si chiuderà di fatto il mercato in entrata per questa stagione, con Jones che non ha ceduto alle lusinghe pesaresi, Barbour e Mack che si sono salvati dall’epurazione così come Denis Clemente che con questo nuovo assetto verrà relegato in fondo nelle rotazioni.
Il campo ci dirà se Tarence Kinsey sarà il primo e vero proprio “colpo” di mercato della Vuelle in questa stagione, ma certamente il suo arrivo in Italia non può passare inosservato perché dopo aver giocato tre discrete stagioni in Nba, il nuovo americano della Scavolini Banca Marche è stato protagonista in Europa con le maglie del Fenerbache e dell’Efes e sempre una squadra turca (Galatasaray) sembrava pronta ad ingaggiarlo, ma è stata battuta sul tempo dalla Vuelle. Classico atleta che non eccelle particolarmente in una fase del gioco ma capace di fare canestro in molte maniere sia con un discreto tiro da fuori, sia con un buon controllo del corpo in entrata verso canestro. Particolare da non sottovalutare può segnare anche in arresto e tiro dai quattro metri, opzione ormai dimenticata nel basket moderno, difficilmente potrà essere spostato da ala forte non avendo una grandissima predisposizione ad andare a rimbalzo.
Comunque l’arrivo di Kinsey è il secondo segnale forte che arriva da Largo Ascoli Piceno dopo l’ingaggio di un allenatore di livello internazionale come Markovski. Se nei prossimi giorni arriverà anche il nuovo playmaker, la Vuelle potrebbe aver eseguito le giuste mosse per uscire dalle sabbie mobili nelle quali si era colpevolmente infilata.
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